MotoGP 2019. I commenti dei piloti alla vigilia del GP del Giappone

MotoGP 2019. I commenti dei piloti alla vigilia del GP del Giappone
Giovanni Zamagni
Ecco cosa è stato detto a Motegi nella conferenza ufficiale alla vigilia del GP del Giappone
17 ottobre 2019

MÁRQUEZ: “CONCENTRATO DOPO I FESTEGGIAMENTI”
“Dopo il GP della Thailandia (leggi tutti gli articoli) abbiamo festeggiato in modo adeguato con la squadra il titolo vinto. Poi, tornato a casa, ho celebrato con amici e famiglia. Ma non dimentico queste gare: è vero che le ho preparate in un modo un po’ differente rispetto al solito, ma adesso sono concentrato, voglio iniziare a preparare il 2020. Qui, nel 2019, Dovi mi aveva dato filo da torcere: era stata una bella sfida fino alla sua caduta a due giri dalla fine. Qui lui va molto forte. Ma questo è anche uno dei circuiti preferititi di Quartararo, e non possiamo dimenticare Viñales e tutti gli altri. Sono mai ricorso a uno psicologo sportivo come fanno tanti miei rivali? No, magari in futuro ne avrò bisogno, ma al momento no: i migliori psicologi sono nel mio team, le persone che mi stanno vicine”.

DOVIZIOSO: “QUI PIU’ COMPETITIVI CHE IN THAILANDIA”
“In Thailandia abbiamo cercato di migliorare la percorrenza in curva, ma non ci siamo riusciti. Eravamo efficaci in accelerazione, ma avevamo troppi problemi in altre parti della pista: non riuscivo a tenere il passo degli altri. E’ stata una gara molto deludente, ma la realtà è questa, dobbiamo trovare la strada giusta per essere più competitivi a centro curva. Qui mi aspetto di essere più forte, perché la nostra moto funziona bene quando ci sono “stop and go” come qui. A Buriram il divario è stato troppo grande, questo è stato l’aspetto negativo: dobbiamo continuare a lavorare per il 2019 e cominciare a pensare al 2020. Io “staccatore”? Il mio stile è diventato tale perché in 250 avevo nel telaio il mio punto di forza, in frenata ero molto efficace. Ho mantenuto lo stesso stile anche in MotoGP”.

VIÑALES: “SENSAZIONI POSITIVE”
“Dopo la Thailandia le mie sensazioni sono molto positive: riesco a spingere anche nell’ultima parte della gara. Sulla carta non è una pista adatta a noi, ma qui io ho ottenuto buoni risultati, credo si possa lottare per il podio anche a Motegi. Ho molto fiducia nella mia squadra e nel mio capo tecnico, con il quale il rapporto è molto diretto e positivo: spero di continuare il mio momento positivo”.

QUARTARARO: “MI IMPORTA POCO DI COSA DICE LA CARTA”
“Tante volte, alla vigilia di un GP, ho sentito dire che la Yamaha non andava bene in determinate piste, poi siamo spesso riusciti a salire sul podio. Quindi mi importa poco di cosa dice la “carta”: cercheremo di lavorare al meglio, con un occhio anche al meteo, perché potrebbe piovere. All’inizio dell’anno l’obiettivo era essere il miglior debuttante della categoria: cercherò di raggiungerlo già in questo GP, ma non ci penso più di tanto, mi interessa essere più veloce e costante”.

NAKAGAMI: OPERAZIONE INEVITABILE”
“Martedì pomeriggio abbiamo rinnovato il contratto per il 2020 con Honda-LCR: apprezzo molto questa opportunità, grazie a Honda e LCR. Purtroppo il mio infortunio dovuto alla caduta di Assen mi impedisce di guidare al meglio: ho spiegato ad Aragón la situazione a Cecchinello e abbiamo preso questa decisione. Dopo Assen ho perso competitività e per questo ho preso questa decisione difficile: avrei voluto finire la stagione, ma era impossibile, perché in alcune piste ho addirittura faticato a finire il GP.
In Thailandia ho perso tantissima energia, e ho deciso che bisognava farsi operare: sono deluso per dover perdere le ultime tre gare, ma non c’era alternativa. La MotoGP non è semplice da guidare anche se stai bene, così è ancora più difficile: non riesco a tenere la moto in frenata, specie in quelle più lunghe. Temo che sarà difficile anche qui: spero che il dolore non peggiori, prenderò degli antidolorifici”.