MotoGP 2019. Dovizioso: "Qui ce la possiamo giocare"

MotoGP 2019. Dovizioso: "Qui ce la possiamo giocare"
Giovanni Zamagni
Dopo due GP molto complicati, Andrea ritrova il sorriso: “Siamo partiti bene, siamo efficaci anche con le gomme usate. Io e Marquez saremo competitivi, vediamo gli altri. La nuova carenatura? Sembra un passo avanti, ma è tutto da verificare”
2 agosto 2019

BRNO - L’inizio è incoraggiante: Andrea Dovizioso e la Ducati sono tornati al livello al quale ci si aspetta che siano. Per Il Dovi è stata una intensa giornata di lavoro e nelle FP2 ha anche provato la nuova carenatura, sviluppata dall’ingegnere Gigi Dall’Igna durante la pausa estiva.

“Sì, l’ho provata, ma purtroppo non ho la risposta sulla sua efficacia. Sembra migliorativa rispetto alla precedente, ma dato che le previsioni danno pioggia per domani, abbiamo dovuto concentrare tanto lavoro in poco tempo e non abbiamo potuto fare prove comparative tra le due versioni. Per questo non posso dire granché: l’impressione è positiva, ma non basta per dire che la useremo con certezza. Qui la nostra moto funziona sicuramente meglio che nei circuiti precedenti: sono riuscito a tenere un buon passo dall’inizio, continuando a girare nelle FP2 con le gomme usate del mattino”.

Le gomme calano tanto anche per te?
“Quello della gomma posteriore è abbastanza normale su questa pista, mentre per l’anteriore molto dipende da come approcci le curve, da come guidi, dal tuo stile. Io ho usato la dura anteriore anche per fare il “time attack”: per me lavora bene, mentre per altri piloti Ducati non è così efficace”.

Marquez dice che sei quello più costante: sei d’accordo?
“Sono veloce, ma non il più veloce. E’ vero però che con le gomme usate ho fatto dei buoni tempi; con le nuove, in tanti vanno forte, ma conta poco. Davanti la moto si muove tanto, bisogna essere intelligenti, guidare con fluidità”.

Se domani dovesse piovere, potrebbe essere un vantaggio per te, visto che sei già messo bene?
“Potrebbe. Con il punto di domanda, però, della durata della gomma posteriore. Io mi sono concentrato sulla media, ma non è detto che possa essere quella giusta”.

Qui sembra di nuovo una sfida tra la Ducati e Marquez: è così?
“No, è troppo presto per dirlo. Noi e Marquez ci saremo, ma gli altri sono difficili da valutare. Vinales, per esempio, ha tenuto un buon passo, ma con la soffice posteriore, che non credo si possa usare in gara, anche se nelle FP1 è stato veloce come noi. Rins alla domenica c’è quasi sempre: qui, ancora di più che in altre piste, il giro veloce con la gomma nuova non rispecchia la competitività in gara”.

La pista è favorevole, è un’occasione da sfruttare a ogni costo, c’è più pressione per questo?
“Sì e no. La competitività in gara dipende da molti fattori: sicuramente ce la possiamo giocare”.