MotoGP 2018. Spunti, considerazioni e domande dopo il GP di Assen

MotoGP 2018. Spunti, considerazioni e domande dopo il GP di Assen
Giovanni Zamagni
Quali sono state le chiavi del GP? Quanti sorpassi sono stati fatti? Rossi-Dovizioso: chi ha ragione?
1 luglio 2018

Spunti, considerazioni, domande dopo il GP d’Olanda.

 

Quali sono state le chiavi del GP?

1) La partenza di Lorenzo. Lo scatto dalla quarta fila (era decimo) è stato incredibile. E ha cambiato la gara, perché con lui davanti il ritmo è rimasto basso;

2) Il contatto Lorenzo/Rossi al quinto giro. Quando Lorenzo ha perso l’anteriore e Rossi l’ha tamponato – non poteva fare niente per evitarlo - Valentino ha perso la possibilità di andare davanti. E’ solo una mia ipotesi, ma, forse – e ripeto forse – se Rossi fosse andato subito davanti avrebbe potuto imprimere un ritmo diverso al GP, e la gara avrebbe potuto prendere una piega differente;

3) La superiorità di Márquez. Marc aveva un passo superiore, e quando è andato al comando, al 23° giro, ha fatto la differenza.
Il giro decisivo è stato il 24°, quando ha girato mezzo secondo più forte di Rossi e otto decimi più di Dovizioso;

4) Il consumo della gomma posteriore della Ducati. Questa volta, a differenza di tanti altri GP, i piloti Ducati sono stati costretti a correre con la dura posteriore, con un consumo superiore rispetto agli avversari che avevano la morbida.

 

Quanti sorpassi ci sono stati durante il GP?

Questa la statistica redatta dal cronometraggio ufficiale:

Márquez: 11 sorpassi; Rins: 11; Viñales: 13; Dovizioso: 12; Rossi: 13; Crutchlow: 3; Lorenzo: 12.

 

Nell’episodio che ha visto coinvolti Rossi e Dovizioso alla prima curva del 25° giro, chi ha ragione?

Premesso che non c’è stata nessuna irregolarità, né di Dovizioso né di Rossi, secondo me ha ragione Andrea quando dice che chi è all’interno “decide” la frenata.

 

Dopo essere stato superato da Rins al 12° giro, Márquez lo ha risuperato al 14° nello stesso punto: voluto o casuale?

Voluto, come ha confermato lo stesso Márquez. Un altro episodio che la dice lunga sul carattere del pilota della Honda.

 

Cosa è successo a Danilo Petrucci?

Partito undicesimo, Petrucci si è toccato con Bautista all’11° giro perdendo quattro posizioni. A quel punto, Danilo ha provato a spingere più forte per recuperare e ha esagerato, cadendo al 18° giro mentre era 12°. Un GP da dimenticare per lui.

 

Come ha giustificato Andrea Iannone l’opaco 11° posto?

Risponde Iannone: «Sono andato lungo all’ultima chicane per evitare Rossi: questo accade perché siamo sempre al limite. La mia moto si muove molto, ma la prestazione di Rins conferma che la Suzuki è competitiva. Purtroppo, però, dalla nostra parte del box non riusciamo mai a risolvere i problemi: è compito loro capire perché, io faccio il pilota, non l’ingegnere». Mah…

 

Perché Jorge Lorenzo ha avuto un crollo al 18° giro, perdendo in poche curve ben quattro posizioni e passando da primo a quinto?

Risponde Lorenzo: «Con la moto mi trovo sempre meglio, ma per tenere il comando, e anche a causa del forte vento, ho dovuto usare più energie: non ne avevo più, né fisicamente né tecnicamente. Qui eravamo in difficoltà».

 

Perché Aleix Espargaró non è riuscito a ripetere in gara le buone prestazioni delle prove?

Aleix ha chiaramente sbagliato la scelta della gomma posteriore. Dopo aver girato venerdì e sabato – con un buon passo – con la morbida, a sorpresa, sulla griglia, ha optato per la dura. La conferma che non è stata la scelta giusta viene dalla prestazione di Redding, (con la morbida), che solitamente finisce staccato da Espargaró ma che questa volta gli è arrivato in scia.

 

Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).

Viñales 1’34”113 (6); Rossi 1’34”201 (13); Márquez 1’34”261 (24); Zarco 1’34”292 (6); Dovizioso 1’34”378 (7); Iannone 1’34”439 (7); Rins 1’34”463 (6); Lorenzo 1’34”526 (6); Crutchlow 1’34”555 (16).

 

Le tre più belle frasi del GP

3) Márquez: «Quando ci siamo toccati con Rins è stato un mio errore, perché chi è all’interno decide la frenata»;

2) Rossi: «Strategicamente, il sorpasso di Dovizioso è stato poco intelligente»;

1) Dovizioso: «Rossi ha preso un rischio, ma gli è andata male».


 

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