MotoGP 2018. Rossi: "Spero finisca il prima possibile!"

MotoGP 2018. Rossi: "Spero finisca il prima possibile!"
Giovanni Zamagni
Valentino Rossi: "Per quanto riguarda il nostro team e quello che succede durante le gare, le cose funzionano abbastanza bene perché sia Silvano ma anche Ramon e tutti i meccanici sono persone con grande esperienza e sono tutti bravi. Il problema è su quello con cui devi lavorare"
22 settembre 2018

Valentino Rossi parla delle difficoltà avute in qualifica, e del rapporto fra il team e la Yamaha.

«E’ stata una giornata difficile, e rispetto a ieri abbiamo modificato tanto la moto. Ieri ero nella top 10 ma non ero contento, perché le gomme scivolavano e dopo qualche giro dovevo rallentare troppo. Abbiamo provato a fare delle grandi modifiche, ma già questa mattina ero molto lento e poi alla fine nel time attack sono anche scivolato. Nelle FP4 abbiamo provato a modificare di nuovo la moto, però purtroppo sembra che turno dopo turno capiamo sempre di più che quello che possiamo fare noi nel box non serve a nulla, o comunque non basta. I problemi che sento quando guido sono sempre gli stessi, e soprattutto non riesco ad andare più veloce. In Q1, verso la fine, ho provato ad aspettare per fare un giro perché sapevo che per passare in Q2 avrei dovuto prendere un jolly, e poi alla fine non abbiamo neanche fatto in tempo a farlo. Se avessi fatto il giro magari sarei stato 3 o 4 posizioni più avanti. Non sarebbe cambiato tanto. Per domani riproviamo a modificare qualcos’altro. Una cosa positiva è che Viñales nella FP4 ha avuto un buon passo, o comunque normale. Realisticamente parlando dovremmo fare una gara per prendere punti, però non penso che siamo pronti per arrivare nei primi dieci».

 

Vale tu sei da tanto tempo in Yamaha, c’è comunicazione fra l’azienda e il team?

«Penso che nelle case giapponesi sia cosi, non ti tengono aggiornato su quello che fanno in Giappone. Però di solito le cose quando arrivano funzionano ma io non so quale sia il progetto ed è da tanto che parliamo degli stessi problemi ma la moto è sempre quella».

 

Il livello di frustrazione sta raggiungendo quello del periodo in Ducati? Lo ha raggiunto, è maggiore?

«Ieri sera ero abbastanza tranquillo, sapevo che oggi non avrei fatto un grande risultato però mi aspettavo di dare qualcosa in più perché abbiamo lavorato molto sulla moto. Il feeling è sempre quello. Però sono terzo in campionato, ho fatto 5 podi e la prima parte della stagione è stata abbastanza positiva. Mi aspettavo sinceramente una bella gara a Misano visto che la pista è amica della M1 mentre ad Aragon abbiamo avuto sempre delle difficoltà. Bisogna cercare di rimanere concentrati».

 

Abbiamo parlato tanto dei problemi, in questo momento analizzando il team, su chi riponi la tua fiducia?

«Per quanto riguarda il nostro team e quello che succede durante le gare, le cose funzionano abbastanza bene perché sia Silvano, ma anche Ramon e tutti i meccanici, sono persone con grande esperienza e sono tutti bravi. Il team funziona bene, il problema è su quello con cui devi lavorare. Abbiamo bisogno di aiuto dal Giappone, ma questo discorso lo abbiamo fatto almeno 10 volte. Questa volta la differenza è che la pista è difficile, domani sarà ancora più dura».

Questa è la tua peggiore qualifica in Motogp. E’ da due anni che questa moto si trascina dei problemi, e ancora pare che non si sia capito di cosa si tratta: arriverai ad un punto in cui ti arrabbierai veramente?

«Dipende uno com’è fatto di carattere, questo è il mio e penso che puntare i piedi e arrabbiarsi non serva a niente. I risultati parlano da soli, non c’è bisogno che un pilota si arrabbi di più. Però la situazione è molto difficile».

Come fai a mantenere la grinta e la motivazione?

«Guarda sono qui ad Aragón, sto qui fino a domenica sera, l’obiettivo è cercare di fare la gara il più veloce possibile così finisce prima!»

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