MotoGP 2018. Rossi: "Speriamo sia asciutto"

MotoGP 2018. Rossi: "Speriamo sia asciutto"
Giovanni Zamagni
Valentino dice di essere competitivo con le slick, di andare benino con le rain in caso di pista completamente bagnata, ma di soffrire troppo le condizioni miste, come quelle della qualifica. “E’ stata una giornata difficile, ma in caso di sole possiamo fare bene”
7 aprile 2018

TERMAS DE RIO HONDO – Al di là dell’11esimo posto in qualifica, quanto è competitivo Valentino Rossi? «Sono messo bene con l’asciutto, benino con il bagnato, male in caso di pista come oggi, con pochissima acqua sull’asfalto, ma l’obbligo di usare comunque le rain» sintetizza il campione della Yamaha.


Ecco, più nel dettaglio, come è andata la sua giornata.

«Sicuramente è stata una giornata difficile e la posizione ottenuta non è certamente buona. Purtroppo, per la nostra moto e per come guido io, anche le gomme più dure da bagnato sono troppo morbide sia davanti sia dietro, non posso spingere al limite».

 

Zarco, però, riesce a essere veloce…

«Lui è molto bravo in queste condizioni, riesce a essere più gentile con le gomme, le stressa meno».

 

Perché sei sempre rimasto in pista e non sei tornato al box a cambiare la posteriore, come hanno fatto quasi tutti?

«E’ chiaro che sarebbe stata la tattica giusta, ma non la potevo fare: potendo utilizzare solo quelle più dure, ho dovuto conservarle per la gara di domani. Insomma, non sono rientrato, perché non avevamo più gomme».

 

Sull’asciutto dici di essere messo bene: si può anche puntare al podio?

«Il podio è sempre difficile, ma posso essere veloce per tutta la gara. Certo, partire undicesimo non aiuta, ma mi sento competitivo. Anche in caso di gara totalmente bagnata posso fare bene, anche se un po’ meno che con l’asciutto: la M1 2018 è migliorata con le “rain”, ma Honda e Ducati continuano ad avere un vantaggio elettronico, che con il bagnato fa la differenza. Le situazioni peggiori per noi sono le condizioni mezzo e mezzo o il “flag to flag”».

 

Marquez, il favorito, parte sesto, e la prima fila è un po’ anomala: questa situazione può favorire una rimonta?

«E’ importante che tutti i piloti più forti, tranne Pedrosa, siano un po’ indietro, ma, alla fine, la differenza la fa il passo».