MotoGP 2018. Rossi: "Siamo competitivi, ma non basta"

MotoGP 2018. Rossi: "Siamo competitivi, ma non basta"
Giovanni Zamagni
Dopo aver conquistato il 1° tempo nelle FP1, Valentino ha chiuso le FP2 all’11esimo posto, 5° nella combinata. “Nel pomeriggio mi sono concentrato sulle gomme: ho un buon passo, ma siamo in tanti molto vicini. Dobbiamo migliorare il bilanciamento della moto per far lavorare meglio gli pneumatici”
15 giugno 2018

MONTMELO’ – Il miglior tempo nelle FP1 gli ha permesso di lavorare in funzione della gara nelle FP2, chiuse all’11esimo posto. Nella combinata, però, Valentino Rossi è quinto, discretamente soddisfatto.


«La giornata è iniziata bene con il miglior tempo nelle FP1: non conta niente, ma dà sempre una buona sensazione. E, soprattutto, nelle FP2 ho potuto concentrarmi di più sulle gomme: qui è importantissimo fare la scelta giusta, perché possono fare la gara le tre mescole e anche davanti c’è più di una scelta. Dobbiamo fare più chilometri per capire meglio la situazione, ma il feeling è buono. Sono quinto, non è male, e anche il passo è discreto, anche se, come sempre, ci sono tantissimi piloti con moto differenti molto vicini. Nelle FP1 il circuito sembrava un po’ sporco, nelle FP2 è sicuramente migliorato, ma con l’aumentare della temperatura è diventato tutto più difficile. Fortunatamente il sole era un po’ velato, altrimenti sarebbe stato ancora più complicato. In ogni caso, a me piace moltissimo guidare qui, la pista è fantastica e con il nuovo asfalto ci sono meno buche. Ma dobbiamo lavorare meglio».


Quali sono i problemi?

«Fatichiamo nelle curve lente e dobbiamo trovare il giusto bilanciamento della ciclistica per far lavorare con più efficacia le gomme».


Il parafango che avete utilizzato serve per raffreddare meglio la gomma?

«Sì, proviamo di tutto, anche se io, per la verità, sulla moto non mi accorgo di questa differenza».


Rispetto al passato le gomme sono più determinanti o, in fondo, se ne parla tanto esattamente come prima?

«Secondo me adesso sono più importanti. Quando c’era la Bridgestone, c’erano solo due gomme e una delle due spesso non andava bene, quindi tutti usavano lo stesso pneumatico. Con la Michelin hai più scelta, puoi fare la gara con le tre opzioni disponibili, tutte con vantaggi e svantaggi. La scelta è determinata dalla moto, dallo stile di guida, dalla messa a punto, dal feeling che hai con una gomma rispetto ad un’altra, se ti piace spinge subito e poi controllare o viceversa. Insomma, tanti elementi: ecco perché dico che adesso è più importante».


Credi che Lorenzo sia ancora in lotta per il titolo?

«Togliere Lorenzo dalla lotta per il campionato sarebbe da stupidi: Marquez ha un po’ di vantaggio, ma tutti gli altri sono vicinissimi. Al Mugello è stato molto bravo e potrebbe aver svoltato: anche qui è quello che va un po’ di più».