MotoGP 2018. Rossi: "Qui meglio che in Austria"

MotoGP 2018. Rossi: "Qui meglio che in Austria"
Giovanni Zamagni
Non ci sono grandi novità sulla Yamaha, ma Valentino spera di essere più competitivo su una pista dove è salito sul podio negli ultimi quattro anni: “Questo è un tracciato bellissimo, storico, dove guidare dà gusto. Sulla carta dovremmo essere più vicino a Honda e Ducati”
23 agosto 2018

SILVERSTONE – Apparentemente, non è il solito Valentino Rossi: sembra più teso e cupo in volto. Forse è solo un’impressione, mentre è certo che anche per questo GP non ci saranno novità eclatanti. Non è una sorpresa: per risolvere certi problemi ci vuole tempo, non si può pensare di fare chissà quali miglioramenti da un GP all’altro. Piuttosto, Rossi confida che Silverstone, dove negli ultimi quattro anni è sempre salito sul podio, possa “aiutare” la Yamaha.


«Questa è una pista bellissima, con tanta storia, soprattutto automobilistica. Questo è un circuito mitico: quando sei a posto con la moto e riesci ad andare forte dà proprio gusto. Sono molto curioso di vedere come sarà con l’asfalto nuovo, se è migliorata, se ha più grip: nel 2017 ero andato forte, avevo fatto una bella gara, salendo sul podio. Sulla carta dovremmo essere un po’ più competitivi rispetto all’Austria, disputare un GP più divertente. Poi vediamo il meteo: nel 2017 c’erano stati tre giorni bellissimi, ma quest’anno sembra che possa piovere, che possa fare più arrabbiare… Bisogna cercare di essere pronti in tutte le occasioni, cercare di essere veloci anche sull’acqua».

 

Nei test di Misano avete provato qualcosa che possa rendere la M1 più competitiva?

«Abbiamo lavorato molto: quella è la seconda gara più importante dopo il Mugello, mi piacerebbe essere competitivo. Abbiamo lavorato un po’ anche in generale, non solo per preparare quel GP, provando diverse cose. Vinales è andato forte: vediamo se per questa gara abbiamo un po’ di cose da mettere insieme per essere più veloci».

 

Ti aspettavi che la Yamaha portasse qualcosa in più?

«Sapevo che non ci sarebbero state grosse novità, anche perché avevamo fatto un test la settimana prima, più o meno le cose erano quelle».

 

Non avresti dovuto provare un nuovo motore?

«Un mese fa mi avevano detto così, ma non era ancora pronto: lo proveremo la prossima volta (ad Aragon, settimana prossima, NDA)».

 

Dopo le dichiarazioni di Tsuya a Zeltweg, è successo qualcosa in Giappone?

«Non lo so, noi di queste cose non sappiamo niente».

 

Prova a ipotizzare un podio.

«Impossibile da dire in MotoGP… Io spero di fare una bella gara, di stare più vicino ai primi, di essere più competitivo che in Austria, ma ci sono in tanti in forma: le due Ducati, Marquez, Vinales. Ma ci proviamo».

 

Per il 2019 ti aspetti una rivoluzione o piccoli cambiamenti?

«Non è importante quello che fanno, ma riuscire a essere più veloci».