MotoGP 2018. Rossi: "Pista da interpretare: ecco perché siamo veloci"

MotoGP 2018. Rossi: "Pista da interpretare: ecco perché siamo veloci"
Giovanni Zamagni
Le aspettative della vigilia sembrano confermate dalle prime libere: qui la Yamaha è competitiva. “C’è un buon grip, non fa troppo caldo ed è un tracciato vecchio stile” spiega Valentino, ancora, però, non del tutto soddisfatto. “Marquez e Vinales più costanti di me”
29 giugno 2018

ASSEN – La pista che ha regalato a Valentino Rossi - e alla Yamaha – l’ultima vittoria, continua a essere favorevole alla M1: Maverick Vinales primo, Rossi quarto sembrano confermare la grande potenzialità su questo tracciato.

«Alla vigilia, sulla carta, sapevamo di poter essere competitivi su questo tracciato, ma poi la realtà può essere molto differente. L’inizio, fortunatamente, ha confermato che qui possiamo fare bene: sono stato veloce sia nelle FP1 sia nelle FP2, anche se nelle FP1 la mia posizione non era reale, perché nel finale ho montato una gomma nuova. L’ho fatto anche nelle FP2, come tutti gli altri, però, ad eccezione di Marquez: quindi il mio quarto posto è reale. Ho un buon passo, ma come ce l’hanno tanti piloti con moto differenti: non siamo ancora perfettamente a punto nelle frenate più dure, per questo dobbiamo migliorare il bilanciamento della moto».

Con le gomme come siete messi?
«E’ ancora tutto aperto, bisogna raccogliere ancora dei dati: al posteriore si possono usare le tre opzioni, anche se la dura sembra la più costante. Molto dipenderà da come cambierà la pista da qui fino a domenica e fare un gran lavoro con il team fino appena prima della gara».

Molti tuoi rivali indicano le Yamaha come le favorite: sei d’accordo?
«Oggi il più costantemente veloce è stato Marquez, poi Vinales, quindi io e Dovizioso abbiamo un passo simile».

Perché questa pista è così favorevole alla vostra moto?
«Per diversi motivi: anche se fa caldo, l’aria rimane fresca; c’è un buon grip sull’asfalto; ci sono poche buche: il disegno del tracciato, con poche staccate e ripartenze aggressive. La pista è lineare, con curve ampie ed essendo vecchio stile, e non disegnata da un computer, ci sono diversi punti interpretabili. E si può anche decidere di fare un assetto per privilegiare una parte del tracciato piuttosto che un’altra».

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