MotoGP 2018. Lorenzo: “La moto è un capolavoro”. Dovizioso: “Non poteva andare meglio”

MotoGP 2018. Lorenzo: “La moto è un capolavoro”. Dovizioso: “Non poteva andare meglio”
Giovanni Zamagni
C’è euforia all’interno del box Ducati, come è giusto che sia: Jorge ha fatto un tempo mai fatto da nessuno prima a Sepang, Andrea ha riscontrato miglioramenti insperati in ingresso di curva. Un ottimo inizio, ma, come dice il vice iridato: “E’ presto per trarre delle conclusioni”
30 gennaio 2018

SEPANG – Al di là di una caduta (senza conseguenze) per entrambi, Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso possono essere più che soddisfatti: Lorenzo ha ottenuto il miglior giro di sempre mai realizzato a Sepang, Dovizioso ha trovato una Ducati migliore delle aspettative. Insomma, non si poteva iniziare meglio.


«La nuova moto è un capolavoro» non usa mezzi termini Lorenzo.


«Io sono lo stesso pilota di un anno fa, ma adesso ho più esperienza con questa moto, la conosco meglio, la capisco di più e in Ducati hanno migliorato i punti deboli del 2017: sono mesi che gli ingegneri lavorano, e lo hanno fatto molto bene. Le novità sono piaciute a tutti i piloti, a me ancora di più perché ho esigenze differenti: lascio la Malesia molto contento. Questa moto mi permette di esprimere al meglio il mio potenziale. Il motore è migliorato tanto, è più dolce, ma ha anche più potenza e non siamo ancora al massimo del nostro potenziale. E’ mancata solamente la simulazione, ma non è un problema in questo momento».

DOVIZIOSO: “SONO A MIO AGIO CON LA MOTO”

«E’ stato un test molto interessante, anche un po’ strano: ieri avevamo avuto dei problemi e non siamo riusciti a girare quanto avremmo voluto, mentre oggi sono scivolato: niente di che, ma ci ha fatto perdere due ore. Poi, nel pomeriggio, abbiamo avuto un altro piccolo inconveniente e non abbiamo potuto continuare sulla 2018. Così ho ripreso la 2017, con la quale ho fatto un piccolo “long run” utile soprattutto per il mio fisico; però sono emersi alcuni aspetti ancora migliori di quanto fosse accaduto ieri con la comparazione tra le due moto: alla fine, quindi, la sfortuna del problemino si è rivelata una fortuna, perché abbiamo capito ancora di più vantaggi e differenze della GP18. Sono molto contento del lavoro fatto in questi tre giorni: meglio non poteva andare».

«Con la ciclistica riusciamo a essere più veloci in ingresso curva: non basta, ma sono molto contento, il nostro passo gara è molto buono, sono davvero a mio agio con la moto. Ormai la strada è segnata: andremo avanti con la 2018 (ce ne saranno a disposizione due per ciascun pilota in Thailandia, NDA). Lorenzo? Sarà sicuramente più competitivo dell’anno scorso: il tempo che ha fatto è molto buono e l’ha voluto fare a tutti i costi. Sicuramente abbiamo migliorato la moto rispetto all’anno scorso, ma è troppo presto per fare qualsiasi altra considerazione: sono contento dei progressi fatti nel primo test, ma questo non significa che siamo a posto su tutto».

«Qui in Malesia siamo messi molto bene, ma lo eravamo anche con la 2017: detto questo, non mi aspettavo di fare un test così soddisfacente. Jorge dice che la moto è un capolavoro? Mi sembra un commento un po’ esagerato, bisogna stare con i piedi per terra. Ci sono tutti gli elementi perché il campionato sia ancora più equilibrato del 2017, con tante moto e piloti competitivi».

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