MotoGP 2018. Lo sapevate che...? Il GP di Aragón

MotoGP 2018. Lo sapevate che...? Il GP di Aragón
Giovanni Zamagni
Che Crutchlow ha attaccato Honda? Che ci sono grandi movimenti in Aprilia? Che Márquez non voleva una curva a lui dedicata?
24 settembre 2018

CONFRONTO 2018/2017

Ecco il confronto dopo 14 gare tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2018 e nella passata stagione.

Márquez 246/224 (+22); Dovizioso 174/183 (-9); Rossi 159/155 (+4); Lorenzo 130/95 (+35); Viñales 130/176 (-46); Crutchlow 119/79 (+40); Petrucci 119/95 (+24); Zarco 112/107 (+5); Iannone 108/37 (+71); Rins 92/12 (+80); Pedrosa 87/161 (-73); Miller 68/56 (+12); P.Espargaró 32/32 (+0); A.Espargaró 29/53 (-24).

 

CONFRONTO IN CASA

Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato davanti in gara durante la stagione (tra parentesi il confronto in prova)

Dovizioso/Lorenzo 8/5 (6/8); Márquez/Pedrosa 14/0 (12/2) Rossi/Viñales 9/4 (6/8); Petrucci/Miller 10/3 (12/2); Iannone/Rins 8/5 (8/6); A.Espargaró/Redding 8/3 (14/0); P.Espargaró/Smith 7/2 (8/2).

 

L’OPINIONE DI ZANARDI SU FENATI

Alex Zanardi, l’ex pilota di F.1 e oggi super campionissimo in varie specialità per disabili, ha scritto la sua opinione su SportWeek, il settimanale della Gazzetta dello Sport. «…Resistere alle provocazioni è la manifestazione di forza più grande…», «…da due settimane si parla del caso Fenati… Condanna unanime, licenza sospesa… La punizione legata al pessimo gesto ci dev’essere, soprattutto per il “fallo di reazione” verso un rivale che gli aveva fatto più scorrettezze… Siccome accade anche nella vita quotidiana, dovremmo domandarci se l’errore di Fenati possa servire pure a chi guarda. Perché se è così, scontata la giusta punizione – decisa da chi di competenza e non sui social – dovremmo dare a Fenati l’occasione di riabilitarsi, di mostrare che una “testa calda” può imparare dagli errori diventando una persona migliore… C’è l’impressione, forte, che nella valutazione conti anche il numero delle bandiere col tuo nome tra i tifosi. Penso che da questa storia possa uscire qualcosa di buono, se a Romano verrà data l’opportunità di mostrare che agli avversari si risponde con la classe, non con le scorrettezze peggiori. Ecco perché mi auguro che la MV Agusta ci ripensi e gli offra l’occasione per cambiare questa brutta pagina di sport in una lezione di cui prendere nota».

 

CI VORRA’ L’OK PER CORRERE IN MOTOGP

Dopo il “caso” Christophe Ponsson, il pilota che a Misano ha sostituito, pagando, l’infortunato Tito Rabat sulla Ducati del Team Avintia senza aver mai guidato prima una MotoGP, la FIM , Federazione Internazionale Motociclistica, è corsa ai ripari e con un comunicato ufficiale ha fatto sapere che in futuro per correre in MotoGP ci vorranno determinati requisiti, e ci sarà chi li valuterà prima di dare il via libera a correre. Nel comunicato non si specificano altri dettagli, ma la nuova norma sarà introdotta nel regolamento 2019. Un altro esempio che nel motomondiale non c’è la capacità di prevenire i problemi, ma si risolvono solo dopo, quando emergono: che Ponsson non potesse debuttare a Misano senza aver mai guidato prima una MotoGP (ma nemmeno una SBK di alto livello…) era evidente a tutti, tranne a FIM, Dorna e Irta. Avanti così…

 

MÁRQUEZ: NO ALL’ULTIMA CURVA

Da tre anni il circuito di Aragón chiedeva a Marc Márquez il nulla osta per dedicargli una curva, ma il pilota della Honda continuava a tergiversare, poco convinto dell’opportunità di avere già una curva con il suo nome a carriera in corso. Stavolta, i proprietari del circuito sono riusciti a convincerlo: nelle loro intenzioni avrebbero voluto dedicargli l’ultima curva, ma Márquez si è opposto categoricamente. Perché? Pare che Marc abbia detto che lì, in quel punto, spesso si decidono le gare, e non avrebbe accettato di perdere un GP subendo un sorpasso alla “sua” curva. Un po’ come era successo a Jorge Lorenzo nel 2013, quando venne superato proprio da Márquez alla curva Lorenzo a Jerez, perdendo il secondo posto. Così è stata scelta la curva 10, con la costruzione di un monumento. «Quando passo di lì mi fa sempre un po’ strano: sarebbe una beffa grande cadere proprio in quel punto» ha commentato Marc dopo le libere.

 

NESSUNA WC IN MOTO2 NEL 2019

In Moto2 nel 2019 saranno vietate, per regolamento, le wild card: con il cambio motore imposto dal regolamento – dal quattro cilindri Honda al tricilindrico Triumph - si è deciso per questa soluzione. Le wild card torneranno nel 2020.

 

GRANDI MOVIMENTI IN APRILIA

L’Aprilia dovrebbe aver definito la squadra tecnica per il 2019: il capo tecnico di Andrea Iannone dovrebbe essere Fabrizio Cecchini, l’attuale capo tecnico di Fabio Di Giannantonio in Moto3 nel team Gresini, con un passato anche in MotoGP, mentre il capo tecnico di Aleix Espargaró dovrebbe essere Antonio Jimenez, al momento in Moto2, ma pure lui con una grande esperienza in MotoGP. Pietro Caprara, che da un paio di GP è a fianco di Aleix Espargaró in sostituzione del tecnico passato in KTM, diventerà il capo ingegnere del box. Per il momento il condizionale è d’obbligo, ma dovrebbe essere questa la squadra 2019.

 

QP MOTO3: CI VUOLE UNA SOLUZIONE

Così non si può più andare avanti: dopo le qualifiche, sono stati ben 13 i piloti della Moto3 penalizzati per guida irresponsabile, ovvero per essere andati pianissimo in gran parte della pista, in attesa di una scia buona. Una situazione che si ripete in ogni GP, in particolare nei tracciati dove ci sia un lungo rettilineo, dove la scia dà un enorme vantaggio. Bisogna però trovare una soluzione adeguata, perché così vengono penalizzati anche piloti che vanno piano per togliersi dal traffico: non possono fare altrimenti, ma così anche loro vengono sanzionati.

 

CRUTCHLOW ATTACCA LA HONDA

Sabato sera, dopo le qualifiche, Cal Crutchlow ha attaccato piuttosto duramente la Honda, accusandola di dare pezzi evoluzioni a Dani Pedrosa e non a lui. Parole che non sono affatto piaciute alla HRC, e che hanno creato parecchio malumore. Anche per queste sue continue esternazioni – questa assolutamente gratuita e fuori luogo – qualcuno in HRC era contrario al prolungamento del suo contratto fino al 2020.

 

MOTORI PUNZONATI E UTILIZZATI

Ecco quanti motori hanno punzonato alcuni piloti, e con quale hanno corso ad Aragón.

Dovizioso: punzonati 6, motore usato n. 6; Petrucci: punzonati 6, motore usato n. 6; Viñales: punzonati 6, motore usato n. 6; Iannone: punzonati 7, motore usato n. 7; Crutchlow punzonati 7, motore usato n. 6; Aleix Espargaró: punzonati 6, motore usato n. 6; Rossi: punzonati 6, motore usato n. 5; Márquez: punzonati 5, motore usato n.5; Lorenzo: punzonati 6, motore usato n. 4.

 

DE PUNIET AL POSTO DI ESPARGARÓ

Caduto rovinosamente nelle FP3, Pol Espargaró è stato operato sabato sera a Barcellona alla clavicola sinistra, e come minimo salterà i prossimi due GP: al suo posto la KTM schiererà Randy De Puniet, che tra l’altro da qualche mese sta sostituendo nel ruolo di collaudatore Mikka Kallio, infortunatosi al Sachsenring.

 

IO L’AVEVO DETTO

Marc Márquez (sabato, dopo le qualifiche): «In gara monterò la dura posteriore e non farò di tutto per vincere». Sì, sì, certo…