MotoGP 2018. Le pagelle del GP di Spagna 2018

MotoGP 2018. Le pagelle del GP di Spagna 2018
Giovanni Zamagni
Dieci a Márquez, 8 a Dovizioso, 7 a Lorenzo e 6 a Pedrosa. 5 a Rossi e alla Yamaha M1
7 maggio 2018

MARC MÁRQUEZ: VOTO 10

Un’altra vittoria schiacciante, un altro salvataggio “impossibile”, un’altra dimostrazione di forza impressionante. Siamo vicini alla perfezione. Chi lo batte uno così?


JOHANN ZARCO: 8

Sale sul podio solo per gli errori altrui, ma rimane comunque il miglior pilota Yamaha sia in prova che in gara. Come dire: con questa moto non si può andare più forte. Fino a prova contraria.


ANDREA IANNONE: 7

Un podio agro-dolce. Un podio è sempre un risultato importante, in questo caso addirittura da primato per lui, perché non ne aveva mai conquistati due di fila in MotoGP. C’è un però: visto il potenziale mostrato nelle prove, il rendimento è stato al di sotto delle aspettative. In ogni caso, è tutto un altro Iannone. Combattivo.


DANILO PETRUCCI: 7

Perde la volata per il podio, ma nel complesso chiude una gara positiva, decisamente migliore rispetto alle due precedenti. E’ il suo miglior risultato stagionale, arrivato al termine di un fine settimana condotto con metodo e attenzione. Giudizioso.
 


VALENTINO ROSSI: 5

Mai competitivo né in prova né in gara, avvilito da una Yamaha che continua a mostrare un sacco di limiti. Da lui, però, ti aspetti sempre che faccia la differenza: nel complesso è stata una gara insufficiente. Avvilito e arrabbiato.


ANDREA DOVIZIOSO: 8

Avrebbe portato a casa un secondo posto grandioso, considerando quanto ha faticato in passato su questa pista. Dopo le FP3 era lontano e sembrava perso, ma con la calma dei forti è riuscito a ritrovare la strada e in gara ha guidato benissimo. Raccoglie zero punti, ma non certo per colpa sua. Conferma importante.


JORGE LORENZO: 7

D’accordo, è stato lui a commettere l’errore più grande (almeno per me) nella carambola del 18° giro, ma io credo che ci possa stare, anche se un campione come lui dovrebbe stare più attento in certi frangenti. Credo però che sia più giusto sottolineare come ha guidato la sua Ducati: a mio modo di vedere è stata la sua migliore prestazione con la DesmosediciGP. Saprà ripetersi?
 


DANI PEDROSA: 6

Ancora una volta viene coinvolto in un incidente, anche se questa volta qualche piccola responsabilità potrebbe averla. Aveva il passo per puntare alla vittoria, ma a differenza del compagno di squadra non ha trovato il modo di superare le Ducati davanti a sè. Calimero.


JACK MILLER: 7

Nel complesso, una prova più che soddisfacente: è in crescita.


MAVERICK VIÑALES: 4

Il peggior pilota Yamaha da venerdì a domenica: in grandissima difficoltà. Solo nel finale si sveglia un po’, ma è troppo tardi. Completamente perso.


FRANCO MORBIDELLI: 7

Buona gara. Finalmente si fa vedere, mostra miglioramenti, comincia a guidare la moto e non a farsi portare in giro dalla RC213V. Incoraggiante.


POL ESPARGARÓ: 4

Ancora una volta, il miglior pilota KTM al traguardo è il collaudatore Mika Kallio. Disastro.


CAL CRUTCHLOW: 4

Dopo la pole, un’altra caduta in gara, in un continuo alternarsi di alti e bassi. Imperdonabile.


ALEX RINS: 4

La velocità c’è, è fuori discussione, ma le gare bisogna finirle.


HONDA RC213V: VOTO 9,5

Si conferma la moto migliore: non ha punti deboli evidenti. Difficile batterla.
 


DUCATI DESMOSEDICIGP: VOTO 9

Che Ducati, ragazzi: oltre ogni aspettativa! E i pezzi portati per Lorenzo confermano che il lavoro è continuo e incessante. Bravi.


SUZUKI GSX-RR: VOTO 9

Molto equilibrata, efficace in ogni condizione. Bel lavoro.


YAMAHA M1: VOTO 5

Situazione delicatissima, molto simile al 2017, forse anche peggio, perché le rivali sono più veloci. C’è tantissimo da lavorare sull’elettronica. E non solo.


APRILIA RS-GP: VOTO 4

Il potenziale per fare una gara discreta c’era (forse), ma la moto di Espargaró si è rotta al primo giro. Mannaggia!


KTM RC16: VOTO 5

Se il primo al traguardo è il collaudatore, viene da pensare che il limite siano i piloti più che la moto.

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