MotoGP 2018. Le pagelle del GP di Aragón

MotoGP 2018. Le pagelle del GP di Aragón
Giovanni Zamagni
Dieci a Márquez, campione del Mondo; 9 a Dovizioso e a Ianonne; 6 a Rossi
24 settembre 2018

MARC MÁRQUEZ - VOTO 10

Ha voluto vincere a tutti i costi (leggi l'articolo), senza calcoli, senza pensare al campionato: avrebbe potuto accontentarsi, ma, come tutti i grandissimi campioni non l’ha fatto. In pista dà sempre spettacolo e se c’è da fare a carenate non si tira indietro. Campione del mondo.

 

ANDREA DOVIZIOSO - 9

Mi sembra già di sentire quelli che lo accusano di non aver vinto nonostante la competitività della sua moto. Mi sembra già di sentire quelli che dicono che per conquistare il mondiale ci vuole Márquez, gli stessi che, due anni fa, sostenevano che per arrivare al titolo ci voleva Lorenzo. La realtà è che ha perso contro un fenomeno, ribattendo colpo su colpo a ogni sorpasso. Gli è mancato il guizzo finale, ma la sua è stata una grandissima prestazione. Anzi, un’altra grandissima prestazione. Campione.

 

ANDREA IANNONE - 9

Ero tra quelli che sosteneva che ormai “gliel’avesse data su”, demotivato e un po’ svogliato. Felicissimo di essermi sbagliato: quando sente odore di podio attacca come uno squalo quando sente il sangue. Nella sfida ravvicinata è uno dei piloti più spettacolari in assoluto. Da applausi.

 

 

ALEX RINS - 8

Guida forte e bene, con grande precisione e determinazione. E’ stato battuto dal compagno di squadra, ma la sua è stata una gran bella gara. Consistente.

 

DANI PEDROSA - 8

Si lo so, è esagerato. Ma correre nella sua condizione è difficilissimo, rivederlo là davanti mi ha emozionato. Un campione come lui non può disputare gare come quelle passate: speriamo gli dia un po’ di carica per il finale di stagione.

 

ALEIX ESPARGARÓ - 8

Finalmente, ci voleva una prestazione così. Evviva.

 

DANILO PETRUCCI - 5

Un’altra gara ben al di sotto delle aspettative. Ci vuole un cambio di passo. Lontano.

 

VALENTINO ROSSI 6

Nonostante il suo palmares dà tutto per conquistare un ottavo posto. Alla fine, è sempre il miglior pilota Yamaha al traguardo: come si fa a criticare uno così?

 

MAVERICK VINALES 4

Giovedì puntava a essere protagonista, venerdì ha detto che non funzionava più nulla, sabato ha dichiarato di aver trovato qualcosa di buono nelle FP4, domenica è sprofondato definitivamente. Incomprensibile.

 

FRANCO MORBIDELLI 6

Il suo rivale diretto è Nakagami: battuto.

 

JOHANN ZARCO 4

Sparito, annientato dai problemi Yamaha.

 

CAL CRUTCHLOW 4

Sembra la regola: dopo un podio, nella gara successiva cade.

 

JORGE LORENZO 4

Quello che dice non è – per sua stessa ammissione – provabile con le immagine. Ed è lui a sbagliare quando apre il gas troppo presto, pur essendo fuori traiettoria. Si è fatto fregare dalla frenesia.

 

HONDA RC213V VOTO 9

Marquez fa sempre una differenza mostruosa, ma qui la Honda è sembrata vicina alla Ducati, soprattutto in gara, come conferma anche la prestazione di Pedrosa.

 

DUCATI DESMOSEDICIGP VOTO 9

Un altro passo in avanti, competitiva anche su una pista dove in passato ha faticato tantissimo. Come tutte le moto ha punti forti (tantissimi9 e punti deboli (pochi): nel complesso, molto equilibrata.

 

SUZUKI GSX-RR VOTO 8,5

Manca solo un po’ di potenza massima, ma la ciclistica è da riferimento.

 

APRILIA RS-GP VOTO 8

Che bello vedere l’Aprilia lì davanti a meno di 10 secondi dalla Ducati. Conferma quanto abbiamo ripetuto spesso a “DopoGP”: il potenziale è ben più alto dei risultati raccolti fino a qui.

 

YAMAHA M1 VOTO 4

Siamo al punto più basso della storia Yamaha, per la prima volta a digiuno per 23 GP. Nonostante questo, Rossi è sempre terzo in classifica, ma non basta per mascherare una crisi ormai preoccupante.

 

KTM RC16 VOTO 4

Ha perso il suo pilota migliore per infortunio: è difficile da giudicare, ma il voto non può che essere negativo.