MotoGP 2018, GP d'Olanda. Le dichiarazioni dal podio

MotoGP 2018, GP d'Olanda. Le dichiarazioni dal podio
Giovanni Zamagni
Ecco cosa hanno dichiarato i tre piloti saliti sul podio: Márquez, Rins e Viñales
1 luglio 2018

 

MARC MÁRQUEZ: “CHE GODURIA VINCERE COSI’”

“A vincere così si gode, la scarica di adrenalina è enorme, quando vinci così è incredibile. All’inizio volevo provare a scappare, ridurre il gruppo, fare un po’ di selezione, ma non è stato possibile. Non mi aspettavo un Lorenzo così aggressivo: alla prima curva, quando ho visto una Ducati vicina al mio ginocchio, pensavo fosse quella di Dovizioso, invece era Lorenzo. Lui ha spinto tanto all’inizio, ma non puoi fare così per tutta la gara. E’ stata una gara stressante psicologicamente: non puoi pensare solo a chi è davanti, perché da dietro ti passano e non puoi controllare solo chi è alle tue spalle, perché altrimenti non passi chi ti sta davanti. Quando è così devi attaccare in ogni curva, altrimenti ti passano tutti. Il sorpasso di Rins? Sì, volevo ripassarlo proprio nel punto dove mi aveva superato. E’ stata una gara pazzesca, difficilissima per il vento: quando finalmente sono riuscito ad andare davanti e impostare le mie linee, ho potuto prendere un piccolo vantaggio e girare nel ritmo che avevo in prova. Qui mi aspettavo che la Yamaha fosse più forte, ma noi siamo stati più veloci di loro, e il secondo posto di Rins mi ha dato ancora più vantaggi. Perché tanto equilibrio? Io credo che il vento sia stato determinante: qui pensavo di perdere punti, invece li ho guadagnati».

 

ALEX RINS: “E’ UN GRAN RISULTATO”

«E’ stata la mia gara più difficile in MotoGP, con 7-8 piloti tutti attaccati. Che bello essere sul podio, dopo tanti sorpassi. Fin dal Qatar siamo competitivi e io, a differenza del mio compagno di squadra, riesco a sfruttare meglio le gomme. Purtroppo ho fatto degli errori e sono caduto in qualche GP, ma adesso riesco a essere più calmo. E’ un gran risultato».

 

MAVERICK VIÑALES: “POTEVO ANCHE VINCERE”

«Potevo anche vincere! Purtroppo in un sorpasso con Márquez sono finito lungo e ho perso il momento giusto, ma sono molto contento della mia gara, anche se, per la prima volta nella mia carriera, ho sofferto un po’ per l’affaticamento del braccio destro, specie nel T4.
Io do sempre il 100%: se i risultati sono altalenanti è solo per la messa a punto della moto. Qui abbiamo fatto un passo in avanti, ho più fiducia con l’anteriore, ma dobbiamo ancora migliorare in tanti aspetti, specie nella gestione elettronica. Il sorpasso più bello? Quello alla curva 4 all’esterno su Rossi».