MotoGP 2018. GP Austria, Dovizioso: "Marquez come gli squali"

MotoGP 2018. GP Austria, Dovizioso: "Marquez come gli squali"
Giovanni Zamagni
Andrea molto soddisfatto dopo il secondo posto in Q2: “Primo o secondo non cambia niente, la differenza la fa il passo: io, Marc e Jorge ce l’abbiamo molto simile. La differenza la faranno i dettagli, la strategia e la scelta delle gomme”
11 agosto 2018

Zeltweg – La seconda pole consecutiva è svanita per appena due millesimi: sarebbe stata tripletta italiana, con Marco Bezzecchi in pole in Moto3 (la prima della carriera) e Pecco Bagnaia in pole in Moto2 (la terza della stagione). Ma Andrea Dovizioso ha ragione a dire che cambia poco, al di là di una soddisfazione comunque effimera. E’ molto più consistente il passo gara: giusto che Andrea sia soddisfatto. L’unico cruccio, è aver provato poco in quelle che, probabilmente, saranno le condizioni della gara.

«In effetti questo un po’ mi spiace, ma saremo tutti nella stessa situazione. A fare la differenza saranno i dettagli: tutti e tre abbiamo un passo simile; non si può dire uguale, perché abbiamo trovato condizioni differenti e non si possono avere dati certi. E domani, probabilmente, la situazione cambierà ulteriormente. Ecco perché dico che bisogna lavorare ancora sui dettagli, scegliere bene le gomme e studiare la strategia: un po’ come sempre, ma questa volta ancora di più perché abbiamo girato poco con l’asciutto».

Marquez dice che penserà al campionato; ci credi?

«Se lo dice è perché lo pensa, poi, però, magari in gara non si trattiene, sente l’odore del sangue come gli squali e si butta… Noi siamo più veloci rispetto al 2017, ma lo è anche lui con la Honda. E Lorenzo (terzo in qualifica anche nel 2017) è sicuramente più competitivo dell’anno scorso».

In una situazione così, conteranno anche le motivazioni.

«Sicuramente. La differenza è che Marquez può decidere quanto rischiare, noi (lui e Lorenzo, NDA) no, ci dobbiamo giocare la vittoria. Il passo ce l’abbiamo, ma non si può mai sapere cosa accadrà in gara».

Credi che Marquez sia motivato per la sconfitta subita a Brno?

«Più che per quello, credo che ci tenga particolarmente a battere le Ducati su questa pista. Ecco perché mi aspetto che non penserà così tanto al campionato».

Come sei messo rispetto all’anno scorso?

«Diciamo che nel 2017 avevamo meno dubbi, perché avevamo girato di più sull’asciutto. Nelle FP4, poi, non ero messo così bene, perché le condizioni della pista, dopo tanta pioggia, erano particolari. Ma in gara non dovremmo trovare quelle condizioni».

A freddo, rifaresti la tattica di usare due gomme medie posteriore in qualifica?

«Eravamo molto indecisi, volevamo usare una media e una soffice. Invece, poi, ho preferito rischiare montando un’altra media: non sapremo mai se con la soffice sarei stato più veloce. Forse avrei potuto fare un po’ meglio, ma primo o secondo o terzo non cambia niente: la differenza la fa il passo».

D’accordo, ma c’è un po’ di rabbia per aver perso una pole per 2 millesimi?

«Sì, ma solo per non aver vinto l’orologio da regalare ai meccanici. Loro sì, sono arrabbiati neri».