MotoGP 2018. Ducati: Dovizioso e Lorenzo puntano al podio

MotoGP 2018. Ducati: Dovizioso e Lorenzo puntano al podio
Giovanni Zamagni
E’ stata una giornata positiva: Jorge, 4°, e Dovi, 8°, hanno un buon passo. «Le Honda sono avvantaggiate, ma non siamo lontani» dicono entrambi. Nessuna novità, invece, per il contratto: Ducati e Andrea rimangono lontani
5 maggio 2018

JEREZ DE LA FRONTERA – La tensione per l’ennesima fumata nera, in riferimento al rinnovo del contratto di Andrea Dovizioso (Paolo ciabatti, direttore sportivo Ducati: «La trattativa è più complicata di quanto pensassi, ma rimango fiducioso»), viene mitigata da una giornata soddisfacente in pista. Jorge Lorenzo, 4°: «Sono molto contento». Andrea Dovizioso, 5°: «Molto felice». I favoriti rimangono i piloti Honda, ma il sabato di Jerez ha detto che i due piloti Ducati possono ambire a un risultato importante.

«Quando fai così tanta fatica nelle FP2 e nelle FP3, la situazione si complica parecchio. In un solo turno, però, siamo riusciti a migliorare - e di tanto – la situazione» sorride Dovizioso.

 

Come ci siete riusciti?

«Intanto, è stato fondamentale montare la carenatura con le appendici aerodinamiche. Per mia abitudine cerco sempre di non fare questi cambiamenti durante il GP, ma a volte è necessario farli, come era già avvenuto in Texas. Dopo tutte le difficoltà e studiando i dati era evidente che dovevamo mettere anche noi le “ali”, e con le modifiche fatte siamo riusciti ad allinearci ai migliori come passo. Anche in Q2 avevo una buona velocità, ma ho fatto un errore alla curva 6 e ho perso parecchie posizioni. In ogni caso, però, ho una buona velocità e siamo in tanti ad avere un passo più o meno simile. Domani però la situazione potrebbe cambiare, perché è previsto ancora più caldo, e forse anche vento».

 

Dove ti aiuta la carenatura con le appendici?

«Come sempre ci sono dei pro e dei contro, ma se la usiamo è perché i vantaggi superano gli svantaggi. Con questa carenatura posso essere più aggressivo in frenata e in inserimento. Inoltre, qui, come ad Austin, ci sono delle curve da raccordare senza frenare, e le ali ti danno più carico sull’anteriore».

 

In partenza si può recuperare qualche posizione?

«In realtà negli ultimi due anni sto facendo un po’ di fatica a scattare bene quando si spegne il semaforo: durante l’inverno abbiamo migliorato un po’ questo aspetto, ma non siamo ancora al massimo».

 

Puoi tenere il passo dei migliori?

«Non so se posso attaccare. Per il momento non ho il passo più veloce, ma la differenza è minima. Bisognerà anche vedere che gomme useremo noi e gli avversari: la media e la dura hanno una prestazione simile sul singolo giro, ma sulla distanza la scelta determinerà il risultato».

 

Márquez ti mette tra i candidati per il podio...

«Probabilmente lo ha fatto dopo aver valutato il mio passo nelle FP4».

 

Quindi ci credi al podio?

«Come avevo fatto ad Austin, ci voglio credere, anche se in questo momento non abbiamo il passo per potercelo giocare, ma può diventare possibile. In definitiva: perché no?».

 

LORENZO: “SI PUO’ FARE UNA BUONA GARA”

Anche Lorenzo è soddisfatto: tutto un altro umore rispetto ai primi tre GP.

«Le modifiche apportate dalla Ducati per questo GP rendono la moto più stabile e tranquilla: ecco il risultato. E’ chiaro che manca ancora la domenica, il giorno più importante, ma abbiamo dimostrato di essere veloci. Così, mi stanco anche meno a guidare: è questa la strada da seguire. In tanti vanno forte, sarà una gara dura, tanti piloti hanno un buon ritmo: la Honda rimane favorita, ma non siamo lontani. Se riusciremo in futuro a rendere la moto più stabile con qualche modifica, si potrà fare sempre meglio: se posso esprimere il mio potenziale mi sento uno dei piloti più forti».