MotoGP 2018. Dovizioso: "Ho un buon passo, ma c’è ancora da fare"

MotoGP 2018. Dovizioso: "Ho un buon passo, ma c’è ancora da fare"
Giovanni Zamagni
Dopo l’errore di Barcellona, Andrea Dovizioso aveva bisogno di iniziare con buone sensazioni: il suo sorriso a fine giornata, dice che le prime libere sono state positive
29 giugno 2018

ASSEN – Dopo l’errore di Barcellona, Andrea Dovizioso aveva bisogno di iniziare con buone sensazioni: il suo sorriso a fine giornata, dice che le prime libere sono state positive.

«Assen è una pista particolare e, rispetto al solito, abbiamo trovato temperature differenti. Siamo stati subito particolarmente veloci, ma sia all’anteriore sia al posteriore si possono usare i tre tipi di gomme a disposizione: bisogna lavorare ancora per capire bene qual è la scelta migliore. Sono stato veloce anche con le gomme usate, ma il calo c’è ed è tutto da studiare a da capire. Oggi siamo antati bene, ma con ancora due turni con il sole possono cambiare un sacco di cose. Marquez è stato veloce girando sempre con le stesse gomme (dure, NDA), mentre le Yamaha qui sembrano messe meglio rispetto ad altri GP sia come passo sia nel giro singolo. Ho un buon passo, sono in linea con quelli più forti, ma c’è ancora da fare».

Ieri avevi detto che ti aspettavi una Ducati più competitiva del 2017: è così?
«Sì, i progressi ci sono stati: come mi aspettavo, se non addirittura meglio. Ma la gestione delle gomme rimane complicata: non è più come nel 2017, è più difficile gestire la scivolata degli pneumatici».

Rispetto al 2017 bisogna essere meno aggressivi in frenata?
«C’è un po’ meno grip, non puoi sfruttare come si faceva l’anno scorso la gomma posteriore in frenata e in inserimento: il bilanciamento dell’anno scorso non sembra essere efficace quest’anno, bisogna dare delle modifiche».

Non si è mai corso con una temperatura così elevata: può essere un problema dal punto di vista fisico?
«No, per i piloti non ci sono problemi, ma ci possono essere per le gomme».