MotoGP 2018. Dovizioso: "C'è ancora da lavorare"

MotoGP 2018. Dovizioso: "C'è ancora da lavorare"
Marco Berti Quattrini
Meteo incerto e anomalo consumo delle gomme potrebbero rimescolare i valori in pista
7 settembre 2018

MISANO - Dovizioso cauto - anche più del solito - dopo le prove libere del GP di San Marino. Soprattutto se si considera che Andrea ha staccato il miglior crono sia nelle FP1 che nelle FP2, ma la sua prudenza è frutto di un'analisi accurata. 


«I risultati di oggi vanno presi con le pinze e c'è ancora un bel po' di lavoro da fare. E' una bella sensazione riuscire a fare buoni tempi a fine turno, soprattutto oggi pomeriggio che non avevamo un buon feeling, però le gomme hanno lavorato in un modo particolarmente strano oggi pomeriggio. Si sono distrutte in un modo in cui non siamo abituati con le Michelin, possono calare di prestazione ma non si mangiano. Tanto più che a Misano non si consuma tanto la gomma dietro quindi secondo me c'è un grosso punto interrogativo da parte di tutti. E' ancora tutto da scrivere e bisognerà vedere se questa notte pioverà e si tornerà indietro con le condizioni (la gommatura, NDR). Quando fai un test prima della gare parti con una buona base, ma le gomme si stanno comportando in modo completamente diverso perché sono diverse le condizioni. Quindi quello che si è visto oggi in parte è la verità ma non del tutto». 

 

Ducati non vince qui dal 2007 come mai?

«E' una pista che non si addice alle caratteristiche della nostra moto. E' una pista piccola, stretta e hai bisogno di una moto agile. Adesso la nostra moto ha mantenuto certi vantaggi e siamo riusciti a migliorare in nostri lati negativi e di conseguenza siamo più competitivi. Se possiamo giocarci la vittoria non lo so, ma siamo più competitivi che in passato». 

 

Si può dire che i miglioramenti della Ducati 2018 sono superiori alle aspettative dell'inverno? 

«Stiamo andando meglio del previsto, ma sinceramente se corri in questo campionato non puoi avere una mentalità limitata da questo punto di vista. Non puoi dire: "ok, quest'inverno abbiamo fatto questo miglioramento e questa è la moto fino a fine anno". Nella MotoGP di oggi c'è un miglioramento continuo e se  non la ragioni così ti limiti nel cercare di migliorarti. E' fondamentale cercare di approcciarti in un certo modo quando corri in un team ufficiale. La conferma è che piccole cose possono fare una bella differenza alla fine. Non ci siamo inventati nulla, semplicemente quando dai continuità a un certo lavoro e hai un buon rapporto con il gruppo si riescono a trovare certi piccoli dettagli».