MotoGP 2018. Dovizioso: "Buona base, ma c'è da lavorare"

MotoGP 2018. Dovizioso: "Buona base, ma c'è da lavorare"
Giovanni Zamagni
Andrea, primo dopo le libere, è soddisfatto, ma alla sua maniera: “Siamo partiti bene, siamo competitivi, ma non basta: come sempre bisogna lavorare sui dettagli. Al momento ho un piccolo vantaggio su Marquez, ma è solo venerdì”
19 ottobre 2018

Andrea Dovizioso ha un solo rammarico: aver perso le FP2, ovviamente non per colpa sua. Come dire: fino adesso è andato tutto bene (leggi la cronaca delle FP).


«Abbiamo iniziato bene, ma sicuramente non è abbastanza. Come è già successo nei precedenti GP, abbiamo la velocità, ma dobbiamo migliorare alcuni dettagli. Sfortunatamente abbiamo avuto poco tempo per capire le gomme e con un turno in meno sarà più difficile fare la scelta giusta, ma è così per tutti. Speriamo domani di avere a disposizione più giri per capire meglio: sappiamo su cosa dobbiamo lavorare. Come al solito, cerchiamo di adattare il set up alla base che abbiamo: in Thailandia avevamo fatto fatica all’inizio, ma quella era stata un’eccezione. Fortunatamente possiamo lavorare su qualcosa che conosciamo bene: ci sono le possibilità di essere competitivi anche qui, ma è solo venerdì e non si possono trarre conclusioni. Ci sono tanti piloti veloci, ma domani possono cambiare tante cose: per il momento siamo competitivi per la vittoria, ma è veramente troppo presto».

 

Per il momento sta andando secondo le aspettative?

«Sì. A differenza di altri abbiamo usato la soffice all’inizio e la media alla fine delle FP1, perché volevamo portarla avanti nelle FP2. Purtroppo non è stato possibile, ma siamo andati forte, a conferma della nostra buona base. Ci sono parecchi dettagli dove migliorare, avremmo voluto provare delle cose nel pomeriggio, ma dovremo aspettare domani mattina per capire se sono migliorative. Per il momento siamo in linea con gli altri: Crutchlow, Vinales e anche Marquez sono andati forte».

 

Marquez ha detto che se si corresse domani mattina, non riuscirebbe ad arrivare all’ultimo giro a giocarsela con te.

«Non so se è così. Forse una percentuale di verità c’è, ma non è completamente così…».

 

Domani cosa prevede il meteo?

«Dovrebbe essere meglio di oggi, anche se un po’ più freddo».

 

Con le gomme come siete messi?

«Il problema più grande è quello: avendo perso un turno, la scelta si fa più complicata. Bisogna prendere delle decisioni e portarle avanti».

 

Petrucci dice che cambia pochissimo da una gara all’altra, a livello di assetto: è vero?

«Sì. Questo succede quando vai forte: cerchi di non cambiare più di tanto. In Thailandia abbiamo cambiato, ma c’era una situazione particolare: quando trovi una certa base, cambi pochissimo».

 

Lorenzo, purtroppo, non correrà: sarebbe stato meglio averlo in pista al 100%?

«Probabilmente sì, ma non si può mai sapere».

 

Marquez rischierà di più?

«Che domande: farà come sempre. Forse solo a Brno si è un po’ trattenuto, ma in tutti gli altri GP no».

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