MotoGP 2018. Dovizioso: “Arrabbiato perché si poteva vincere”

MotoGP 2018. Dovizioso: “Arrabbiato perché si poteva vincere”
Giovanni Zamagni
Nonostante il secondo posto e, soprattutto, abbia recuperato 20 punti su Marquez, Andrea è più deluso che felice: “Bisognava montare la media anteriore: è normale che ti girino quando la moto può vincere”. Sul campionato: “Non mi aspettavo il suo errore, ma conserva un bel vantaggio”
3 giugno 2018

SCARPERIA – E’ incazzato nero, per dirla con un francesismo. «Quando arrivi secondo sapendo che la moto può vincere, ti girano» dice Andrea Dovizioso. Giusto. Se poi a salire sul gradino più alto del podio è il tuo compagno di squadra, quel pilota fortissimo che sei convinto di battere regolarmente, ecco che il secondo posto diventa un brutto risultato. «Devo metabolizzarlo: ultimamente sto usando un po’ troppo questa parola (l’aveva detta anche dopo l’errore di Le Mans, NDA)» riesce poi a scherzare. Secondo Dovi, la sconfitta, se così si può definire un risultato comunque prestigioso, ha una spiegazione precisa: una scelta tecnica sbagliata.


«Avrei dovuto montare la gomma media, invece sono stato troppo dalla parte del sicuro e ho optato per quella più dura all’anteriore. Purtroppo, avendo perso venerdì per diversi problemi (la rottura del motore e una gomma non perfettamente a posto, NDA) non abbiamo lavorato al meglio e sono arrivato troppo “impiccato” in tutte le decisioni che ho preso. In gara è sempre differente rispetto alle prove e la gomma dura non ha funzionato come avevo previsto. Lorenzo è stato bravissimo a gestire le gomme più morbide: gli faccio i miei complimenti. Per la Ducati è un grandissimo risultato e nelle ultime tre gare, su tre piste dalle caratteristiche completamente differenti, siamo stati in lotta per la vittoria. Questo è l’aspetto positivo, così come aver recuperato 20 punti su Marquez: il distacco è sempre grande, ma la classifica adesso è un pochino più bella».


Rimane il fatto che sembri piuttosto deluso.

«E’ giusto esserlo, perché quando puoi portare a casa più punti, li vuoi conquistare: non puoi essere soddisfatto di portare a casa 20 punti, quando ne puoi, forse, ottenere 25. Deluso perché si poteva fare qualcosa di più, non per altro. Se guardiamo quanto abbiamo guadagnato in campionato è stata una giornata positiva, ma sono convinto che abbiamo sbagliato la gomma davanti. Abbiamo girato molto più lenti di tutti i turni: con la Michelin la scelta della gomma non è legata alla temperatura, non è che se è più caldo è giusto montare quella più dura. Bisogna adattarsi: mi ha fregato essere troppo prudente per il consumo della gomma anteriore. Io sono uno dei piloti che ha meno problemi davanti e tanti altri piloti hanno optato per la media anteriore: questo mi fa pensare che abbiamo sbagliato la scelta. Dopo un venerdì così complicato, riuscire ad arrivare secondo e guadagnare punti da Marquez è oro: questa è la realtà dei fatti e bisogna vederla così. Nonostante siamo stati bravi a recuperare la situazione, eravamo troppo tirati per prendere una decisione, non ero tranquillo e sereno come in altri GP. Ecco perché, forse, abbiamo fatto l’errore in gara. Lorenzo solitamente consuma la gomma anteriore più di me: Credo che la media fosse la scelta giusta».


Lorenzo, fino adesso, è stato un tuo “nemico” andando piano; ora che va forte rimane un tuo “nemico” o può diventare un tuo alleato, togliendo punti a Marquez?

«Lorenzo non diventerà mai un mio alleato… Certo, una Ducati in più che va forte è meglio: se continuiamo ad andare così, può essere positivo per il campionato».


Ti aspettavi l’errore di Marquez?

«Oggi no. Sinceramente era chiaro che le Honda non potessero stare con noi per tutta la gara, ma c’ha voluto provare. Non so se abbia avuto un problema, ma non me l’aspettavo da lui, credevo che controllasse di più».


Ma il campionato è riaperto tanto o poco?

«E’ riaperto un bel po’, ma i punti rimangono tantissimi: 29 punti da Marquez sono tanti. L’importante è essere veloce e arrabbiato per un secondo posto».