MotoGP 2018. Analisi e domande alla vigilia del GP d'Italia

MotoGP 2018. Analisi e domande alla vigilia del GP d'Italia
Giovanni Zamagni
A un quarto della stagione, il mondiale è già profondamente segnato. Ecco i temi principali alla vigilia del GP d'Italia 2018
31 maggio 2018

SCARPERIA – A un quarto della stagione, il mondiale è già profondamente segnato, con Marc Marquez primo in classifica con 36 punti di vantaggio su Maverick Vinales, 37 su Johann Zarco, 39 su Valentino Rossi, fino ad arrivare ai 49 su Andrea Dovizioso. Anche al Mugello, sarà Marquez il pilota da battere, anche se su questa pista, in MotoGP, ha vinto una “sola” volta, nel 2014. Ecco, comunque, quali possono i temi del GP d’Italia.


CONTA IL MOTORE, MA NON SOLO

Come ha spiegato bene a “Storie di MotoGP” l’ingegnere Alberto Giribuola, capo tecnico di Andrea Dovizioso, il Mugello è una pista dove il motore conta tanto, ma non solo, perché i tanti cambi di direzione obbligano ad avere una moto maneggevole, ma allo stesso tempo stabile in frenata. Come si è visto nelle prime gare, la Honda sembra quella più equilibrata, la meglio bilanciata tra potenza del motore e qualità ciclistiche. La Ducati è messa peggio nei cambi di direzione, alla Suzuki manca potenza, alla Yamaha manca un po’ di tutto.


TUTTI I TEAM HANNO EFFETTUATO I TEST: CAMBIA QUALCOSA?

Nei test, i piloti Honda – in particolare Marquez e Crutchlow – erano stati nettamente più veloci. Le condizioni, però, erano un po’ differenti e, come dice Dovizioso, la temperatura più o meno elevata può fare una grande differenza. In ogni caso, dato che hanno provato tutti i piloti ufficiali, nessuno dovrebbe avere un vantaggio.


PETRUCCI: UN RISULTATO PER CONQUISTARE IL TEAM DUCATI UFFICIALE?

Difficile pensare che un buon risultato possa cambiare la situazione di Danilo Petrucci: ormai in Ducati conoscono il suo valore, non può essere una prestazione più o meno buona nel GP d’Italia a modificare l’opinione su Petrucci. Sotto questo, aspetto, quindi, Danilo, almeno teoricamente, non dovrebbe avere più pressione che in passato: non ha più niente da dimostrare.


LORENZO, NUOVO SERBATOIO

Jorge Lorenzo ha svelato di aver provato Barcellona, nei test di settimana scorsa, un serbatoio leggermente modificato, ma che per questa gara ha ricevuto da Ducati un serbatoio molto differente, per intervenire sull’ergonomia della moto 2018 che sembra creargli tanti problemi. Jorge si è detto molto fiducioso che questo inedito particolare possa portare grandi vantaggi.


APRILIA: QUALI ASPETTATIVE?

Dopo tanti GP difficili, cosa ci si può aspettare dall’Aprilia? Stando ai risultati precedenti, non molto, ma i tecnici di Noale sono convinti che qui la RS-GP possa essere competitiva.