MotoGP 2017. Yamaha: l'inutile mistero sul telaio

MotoGP 2017. Yamaha: l'inutile mistero sul telaio
Giovanni Zamagni
La Casa giapponese chiede ai suoi piloti di non parlare della nuova (vecchia?) ciclistica, mantenendo un alone di mistero incomprensibile e inconcepibile. Così si creano solo supposizioni e illazioni
24 giugno 2017

ASSEN – Telaio 2017 o telaio 2017 “evoluzione”? Una domanda legittima, alla quale, però, la Yamaha, inconcepibilmente, ha deciso di non rispondere. «Non posso dire che telaio ho utilizzato, chiedetelo alla squadra» ripete da ieri Maverick Vinales. Per fortuna c’è Valentino Rossi che se ne frega di certe, assurde imposizioni. «Ho utilizzato il nuovo telaio» aveva detto ieri. «Anche sul bagnato, ho avuto la conferma che il nuovo telaio va meglio» ha ribadito oggi, spiegando come anche con l’acqua la nuova ciclistica realizzata dalla Yamaha - e provata per la prima volta nei test di Barcellona – funzioni meglio della precedente. Viva la chiarezza, grazie Valentino: a un certo punto, sembrava che avesse utilizzato quello vecchio per ottenere il quarto tempo in Q2, mentre sia lui sia Vinales hanno usato solo quello nuovo. Perché nasconderlo?

UNA SCELTA INCOMPRENSIBILE

«I responsabili giapponesi hanno deciso così» fanno sapere dalla Yamaha, per quella che, a me, sembra qualcosa di incomprensibile. Qual è il segreto? E’ legittimo che non si sveli come è cambiata la ciclistica, se si è tornati a quella del 2016, se si è modificata quella del 2017 o cosa diavolo è stato fatto: sarebbe bello saperlo, ma sono affari loro, giustificabile che lo tengano nascosto. Ma cosa c’è di male se un pilota dice che ha utilizzato il nuovo telaio e si è trovato meglio? Questo per me non ha una spiegazione logica. E’ un problema essere tornati indietro? Anche se così fosse, non vedo cosa ci sarebbe di male e quanto fatto dalla Yamaha va solo elogiato, perché in meno di due mesi – i problemi erano iniziati a maggio, al GP di Spagna a Jerez – i tecnici giapponesi sono stati capaci di rendere la moto più competitiva, o perlomeno così sembra. Questo conta, tutto il resto chissenefrega. Impedire a un pilota di svelare quale soluzione ha utilizzato non ha veramente alcun senso. Quindi, ricapitolando: Yamaha, voto 10 per la reazione e la capacità di risolvere i problemi. Yamaha, voto 4 per un silenzio che crea solo incomprensioni e inutili illazioni.

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