MotoGP 2017. Michelin: "Nessun favore a Rossi"

MotoGP 2017. Michelin: "Nessun favore a Rossi"
Giovanni Zamagni
NiColas Goubert, numero uno della Michelin, fa chiarezza sul “caso” gomme. “In Qatar la situazione è cambiata, almeno sei piloti hanno sollevato perplessità sull’anteriore 2017, per questo volevamo provare qui anche la 2016. Se non ci fosse stato lo sciopero a Buenos Aires non ci sarebbero stati problemi»
9 aprile 2017

TERMAS DE RIO HONDO – Si parla più di gomme, dell’ormai famosa anteriore siglata “70”, prima messa in lista e poi tolta, che di tutto il resto. Normale che sia così: quanto accaduto è un qualcosa che fa discutere, con una gamma di illazioni di ogni tipo: gestione sbagliata, favoritismo nei confronti di Rossi, complotto contro Rossi e così via. A precisa domanda, nella conferenza stampa dei piloti della prima fila, Marc Marquez ha risposto: «Per regolamento, ci sono tre opzioni per l’anteriore e tre per il posteriore, ma la Michelin ha portato una quarta gomma anteriore senza che nessuno lo sapesse. In Safety Commission, tutti i 14 piloti presenti si sono detti d’accordo nel non utilizzarla e di rinviare la prova in un test. Io sono uno di quelli che si è lamentato per la gomma anteriore e una dalla carcassa più rigida potrebbe farmi comodo, ma qui non c’è stata la possibilità di usarla». Più o meno sulla stessa linea Cal Crutchlow: «Non c’era tempo di provarla, magari in futuro».


Nicolas Goubert, numero uno della Michelin, spiega cosa è accaduto, rispondendo alla domanda: l’avete portata solo per accontentare Valentino Rossi?

«Nei test invernali in Malesia e in Australia eravamo soddisfatti della nuova anteriore (la “06”, NDA), della quale si lamentavano solo Rossi e Iannone. Abbiamo detto loro che non potevamo intervenire per accontentare solo un paio di piloti, ma in Qatar la situazione è cambiata. Nei test, per diversi motivi, ci sono state parecchie cadute e dopo la gara più di un pilota ci ha detto che il feeling sull’anteriore era minore di quanto si aspettassero. Per questo abbiamo deciso di portare in Argentina un quarto pneumatico, quello più rigido (sigla “70”, NDA) utilizzato a Valencia nel 2016: abbiamo subito specificato che non avrebbe potuto effettuare la gara per la mescola, ma volevamo fare una comparativa per raccogliere dati per la strada da seguire in futuro».


Perché non avete aspettato il test di lunedì di Jerez?

«Riteniamo sia giusto accelerare i tempi per migliorare il prima possibile la situazione e abbiamo ritenuto che in un week end di gara raccogli indicazioni molto più significative. Purtroppo, però, c’è stato un ritardo nell’arrivo delle gomme a causa dello sciopero a Buenos Aires e il materiale è arrivato in ritardo: se fosse arrivato giovedì, tutti questi problemi non sarebbero nati, si sarebbero provate le gomme e nessuno avrebbe detto niente».


Siete d’accordo con la decisione della Safety Commission di non provarla?

«Sì, considerando le condizioni atmosferiche: probabilmente è stata presa la giusta decisione, perché c’era poco tempo: il problema principale è stato lo sciopero».


Per regolamento non dovreste portare solo tre gomme per ogni gara?

«Il regolamento dice che non dobbiamo portare almeno tre, ma ne possiamo portare di più, come abbiamo fatto, per esempio, a Valencia nel 2016: c’erano quattro gomme e nessuno ha detto niente».


Ma è giusto che la Safety Commission prenda questa decisione?

«Mi piacerebbe parlare di questo con i team e gli organizzatori».


Insomma, escludi che questa gomma sia stata portata solo per accontentare Rossi?

«Come ho detto, in Qatar è cambiata la situazione e almeno sei piloti hanno sollevato perplessità sull’anteriore. Ecco perché Michelin ha pensato a questa soluzione».

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