MotoGP 2017. Le pagelle del GP di Spagna

MotoGP 2017. Le pagelle del GP di Spagna
Giovanni Zamagni
Pedrosa 10 e lode, 9 per Márquez e 10 a Lorenzo. Quattro a Rossi e 6 a Viñales
8 maggio 2017

DANI PEDROSA - VOTO 10 E LODE

Grandissimo il “robottino”. Su questa pista è sempre andato fortissimo (10 podi in 11 GP effettuati in MotoGP), ma questa volta è stato molto più convincente che in altre occasioni. D’accordo, partendo in testa ha potuto impostare la gara come più gli piace, ma ha impressionato per la serenità e la determinazione con la quale ha affrontato la sfida con il compagno di squadra, che ha provato a metterlo sotto pressione anche psicologicamente (soprattutto in qualifica). Immenso.


MARC MÁRQUEZ - 9

Il suo è un secondo posto di grande valore, perché a Jerez, in tutta la sua carriera ha trionfato una sola volta. Per qualche motivo, questa pista non gli si addice: per questo è da considerare importante la sua prestazione. E’ vero che Marc ha chiuso a 6”136 dal compagno di squadra, ma al 24esimo giro gli era arrivato sotto a 0”976. Poi, in quello successivo, Pedrosa ha di nuovo allungato (+1”383) e Márquez ha chiuso il gas, non avendo più niente da giocarsi. Grintoso.


JORGE LORENZO - 10

Sono tra quelli che ipotizzavano che avrebbe fatto molta fatica a domare questa Ducati, invece al quarto GP è sul podio. Il distacco rimane importante (14”767) e con due Yamaha “normali” sarebbe arrivato quinto, ma se si pensa che in Qatar ha finito a 20 secondi dal compagno di squadra, e in Spagna è stato sempre il pilota Ducati più veloce, beh, gli si possono solo fare mille complimenti. Jorge a Jerez ha guidato benissimo, a suo agio anche in frenata, dove solitamente era in difficoltà: è la dimostrazione che il pilota fa la differenza. Lui su questo tracciato l’ha sempre fatta con la Yamaha, e ci è riuscito anche con la Ducati. Oltre le critiche.
 


JOHANN ZARCO - 9

Prima Yamaha al traguardo, aggressivo con tutti nei primi giri, bravo a controllare il degrado delle gomme da metà gara in poi. Un veterano, altro che un debuttante. Complimenti.


ANDREA DOVIZIOSO - 7

Il distacco dal compagno di squadra è pesante (8”2), ma non ci si può dimenticare che mentre Lorenzo ama Jerez, il Dovi l'odia. Sotto questo punto di vista, quindi, è andato piuttosto forte, ma sabato ha commesso troppi errori e, come era già successo ad Austin, ha fallito la Q2. Fosse partito più avanti…Dolce/amaro.


MAVERICK VIÑALES - 6

Voto difficilissimo, perché se la colpa è della gomma – come è facile ipotizzare – allora meriterebbe ben di più; ma se non lo è allora è ben di meno. In ogni caso, ancora una volta ha battuto il compagno di squadra, in prova come in gara. Sgommato.
 


DANILO PETRUCCI - 6,5

Discreta gara in rimonta, ma comunque chiude a 24”959: anche lui è stato limitato dai problemi patiti in prova. Comunque in crescita.


JONAS FOLGER - 7

E’ al debutto come il compagno di squadra, dal quale viene sempre battuto. Ma non sta facendo male, tutt’altro.


ALEIX ESPARGARÓ - 5

Ci si aspettava qualcosa in più da lui su questa pista, soprattutto in termini di distacco dai primi.


VALENTINO ROSSI - 4

Non è mai stato incisivo per tutto il fine settimana, anche se dopo le prove il suo passo non sembrava così male. Ma in gara Vale è stato un disastro: questa volta il cambiamento tecnico effettuato dopo il warm up non ha portato benefici. Irriconoscibile (soprattutto su questa pista).


ANDREA IANNONE - 4

E’ partito forte, poi un quasi contatto con Viñales (che aveva perso il controllo della Yamaha alla curva13) lo ha fatto retrocedere in ottava posizione. Poi al decimo giro la caduta mentre era nono e continuava a perdere decimi. In qualifica gli riesce sempre un giro da applausi, ma la gara è un’altra cosa.


CAL CRUTCHLOW - 4

Con la gomma dura posteriore (come Márquez) avrebbe dovuto stare attento nei primi giri, invece si è steso al sesto. Focoso.


HONDA RC213V - VOTO 9

Prima, seconda e terza in qualifica, prima e seconda in gara: basta per dire che a Jerez era nettamente la moto migliore?


DUCATI DESMOSEDICIGP - VOTO 8

Sembrava dovesse faticare moltissimo, invece è stata protagonista di un buon fine settimana con Jorge Lorenzo, e di uno discreto con Andrea Dovizioso. I problemi rimangono, la sensazione è che, questa volta, il pilota (Lorenzo) abbia fatto la differenza, ma dopo tante “bastonate” è giusto premiarla. Ma il primo a sapere che non basta è l’ingegner Gigi Dall’Igna.


YAMAHA M1 - VOTO 5

Incomprensibile come abbia patito tanto questo asfalto e queste temperature, anche se, effettivamente, con il caldo aveva sofferto anche in passato. Qual è la vera M1, questa o quella delle prime tre gare? Un GP negativo capita anche ai migliori, ma è comunque preoccupante.


SUZUKI GSX-RR - VOTO 5

Per un giro Iannone riesce a metterci una pezza, ma per tenere certi ritmi bisogna prendere troppi rischi.


APRILIA RS-GP - VOTO 5

Come dal suo pilota, ci si aspettava di più su una pista dove il novembre scorso aveva ottenuto grandi tempi. Un passo indietro rispetto all’inizio di stagione.


KTM RC16 VOTO - 6

Un po’ di incoraggiamento: in prova e in qualifica Pol Espargaró ogni tanto si è fatto vedere. Il nuovo motore “big bang” sembra funzionare meglio: come è normale che sia, si cresce a piccoli passi.