MotoGP 2017. Da 0 a 10, il GP di Silverstone

MotoGP 2017. Da 0 a 10, il GP di Silverstone
Giovanni Zamagni
Da zero a dieci: numeri, statistiche e voti sul GP di Gran Bretagna, un modo per ripercorrere quanto accaduto a Silverstone, non solo in pista e non solo in MotoGP
29 agosto 2017

A SILVERSTONE COME AD AUSTIN

Venerdì, nelle FP1 e nelle FP2 non è caduto nessun pilota in Moto3. Non è la prima volta che succede quest’anno: anche il venerdì del GP delle Americhe, ad Austin, non era stata registrata nessuna scivolata nella categoria più piccola.

ZERO, COME LE CADUTE IN FP1 E FP2 IN MOTO3


PER LA PRIMA VOLTA NON DA VINCITORE

Il terzo posto di Franco Morbidelli in Moto2, dietro a Takaaki Nakagami e Mattia Pasini, rappresenta un altro primato in questa straordinaria stagione di Morbido: è la prima volta nel 2017 che sale sul podio, non sul gradino più alto. In totale, per il momento, sono otto i podi di Franco: sette vittorie e un terzo posto.

UNO, COME IL TERZO POSTO DI MORBIDELLI NEL 2017


LA M1 TORNA COMPETITIVA

Maverick Vinales secondo, Valentino Rossi terzo: era dalla seconda gara, GP d’Argentina, che non c’erano le due Yamaha ufficiali contemporaneamente sul podio. In totale, in quattro GP ci sono state due M1 sul podio: Qatar, Argentina, Gran Bretagna, ai quali va aggiunto la Francia, con Vinales primo e Zarco secondo. In quella occasione, se Rossi non fosse caduto a poche curve dalla fine, la Yamaha avrebbe monopolizzato il podio: impresa che quest’anno non è riuscita a nessuna casa.

DUE, COME LE YAMAHA SUL PODIO


ANCHE LA HONDA LO E’, MA…

A Silverstone era molto competitiva anche la Honda, tanto che dopo le qualifiche si ventilava la possibilità di una doppietta Marquez/Crutchlow. Invece, complice la rottura del motore di Marquez e la prestazione sottotono di Crutchlow, sul podio non è salito nemmeno un pilota Honda: non accadeva da sei GP, al Mugello, quando vinse Dovizioso (come a Silverstone), davanti a Vinales (come a Silverstone) e Petrucci. Dall’inizio del campionato, è la terza volta che non c’è nemmeno una Honda sul podio (era accaduto anche in Qatar).

TRE, COME I GP SENZA RC213V SUL PODIO


ANIMALE DA GARA

Romano Fenati è un pilota velocissimo, un grande talento, ma in prova non si esprime mai al meglio. A Silverstone, nel suo 91esimo GP, è però riuscito a conquistare la pole, la quarta della carriera. Brutta, invece, la dichiarazione di Fenati (a caldo) dopo il GP: «Certi piloti se la vanno a cercare, fanno dei sorpassi senza sapere perché: dai e dai e cadi, poi è normale farsi male» ha detto infastidito per l’esposizione della bandiera rossa per la caduta di Juanfran Guevara. Va bene l’adrenalina del dopo gara e la delusione per aver visto fumare una possibile vittoria, ma in quel momento non si sapevano ancora le condizioni di Guevara: la dichiarazione di Romano è stato decisamente inopportuna.

QUATTRO, COME LE POLE DI FENATI. E QUATTRO A ROMANO


DA PRIMO A DECIMO, CAMBIA POCHISSIMO

Anche su una pista lunga e difficile come quella di Silverstone, i distacchi in qualifica (ma anche in gara…) sono stati contenutissimi, nonostante Marquez sia andato fortissimo (1’59”941, per la prima volta si è scesi sotto i due minuti). Basti pensare che i primi cinque erano in meno di mezzo secondo: Rossi a 0”084, Crutchlow a 0”165, Vinales a 0”400, Lorenzo a 0”455. In meno di nove decimi (0”888) i primi dieci.

CINQUE, COME I PILOTI IN MEZZO SECONDO IN Q2


L’UOMO DEI PRIMATI

Marc Marquez, invece, oltre a essere un animale da gara è anche uno specialista del giro secco: a Silverstone ha conquistato la sesta pole position stagionale (ovvero è partito davanti a tutti un GP su due…), la quarta consecutiva. Marquez è arrivato a quota 71 pole nella sua carriera, così distribuite: 43 in MotoGP, 14 in Moto2 e 14 in 125.

SEI, COME LE POLE 2017 DI MARQUEZ


MAMMA MIA, CHE BAGARRE

Le gare della Moto3 sono sempre state molto combattute, ma quest’anno, se è possibile, lo sono ancora di più, con anche 20 piloti racchiusi in un paio di secondi. A Silverstone, hanno fatto almeno un giro in testa ben sette piloti: Fenati (2 giri), Guevara (3), Rodrigo (3), Mir (1), Martin (3), Loi (1), Canet (1 giro, il sedicesimo, poi diventato decisivo).

SETTE, COME I PILOTI CHE HANNO FATTO UN GIRO IN TESTA


BEN TORNATO

Dopo undici GP difficilissimi, Enea Bastianini è tornato finalmente sul podio: non ci riusciva da 14 GP, dalla vittoria in Giappone nel 2016. Bastianini è stato sicuramente agevolato dall’interruzione della gara con la bandiera rossa («non credo sarei riuscito a salire sul podio» ha ammesso onestamente), ma il suo è stato un GP convincente, fin da venerdì. Bravo.

VOTO OTTO A BASTIANINI


TERZA POLE, SECONDO PODIO

Un dato la dice lunga su quello che sta facendo Mattia Pasini in questa stagione: in precedenza, in 121 GP disputati tra 250 e Moto2, Mattia non era mai partito dalla pole. Nelle ultime tre gare ha conquistato altrettante pole: fantastico. Questa volta, Pasini ha anche concretizzato la sua velocità, ottenendo un secondo posto che gli sta perfino stretto: dopo il successo del Mugello è il suo secondo podio in Moto2.

VOTO NOVE A PASINI


CHE SPETTACOLO!

Le gare della MotoGP sono sempre più avvincenti: un grazie a Ducati, Yamaha e Honda (rispettando l’ordine d’arrivo del GP di Gran Bretagna) per aver costruito tre moto diversissime tra loro, ma più o meno competitive allo stesso livello, perlomeno a Silverstone. Per gli appassionati, è una vera goduria.

VOTO 10 A DUCATI, YAMAHA E HONDA