MotoGP 2016. Rossi: "Un GP pazzesco"

MotoGP 2016. Rossi: "Un GP pazzesco"
Giovanni Zamagni
Per Valentino, che vive a 10 km da qui, è veramente la gara di casa. “Bisogna riuscire a trasformare in energia positiva tutta la pressione che si vive qui. Qui non si pensa al campionato, ma solo a domenica. Gli avversari da battere saranno soprattutto Marquez e Lorenzo”
8 settembre 2016

MISANO ADRIATICO – Storicamente, perlomeno negli ultimi 20 anni, il GP d’Italia è quello del Mugello, ma per Valentino Rossi l’appuntamento di Misano Adriatico è davvero particolare: Tavullia dista 10 minuti da qui, il giallo è ovunque, la passione per i motori è perfino contagiosa. Insomma, non può essere un GP come gli altri. Infatti non lo è.


«Per me è l’appuntamento più speciale dell’anno: l’atmosfera è incredibile, c’è tanta gente, c’è tantissimo tifo. Da queste parti, tanti piloti sono nati e cresciuti, ma adesso, anche chi non è nato qui si trasferisce da queste parti per allenarsi, perché qui si vive la passione per la moto. Su questa pista, ho provato la mia prima moto da strada con le ruote grandi e la prima moto da corsa, nel 1992. Adesso è tutto diverso, si gira al contrario, ma rimane un tracciato che mi piace, dove arrivo dopo due podi consecutivi e un discreto quarto posto in Austria».


Valentino, ovviamente non è un GP uguale agli altri.

«L’atmosfera è fantastica, veramente speciale: bisogna riuscire a gestire bene la pressione, prendendo gli aspetti positivi, cercando di trarne maggiore forza possibile. Già nel 2015 era bellissimo e quest’anno ci sarà ancora più gente: bisogna cercare di fare un po’ di più. Cinquanta punti da recuperare su Marquez a sole sei gare dalla fine sono moltissimi, perché lui, oltre ad andare molto forte, fa sempre la scelta giusta. Ma qui è molto più importante la gara, bisogna cercare di essere competitivi fin dalle FP1: sarebbe bellissimo salire sul podio, festeggiare con tutta la gente, cosa che non mi era riuscita nella passata stagione».


E’ un campionato molto diverso dagli altri: è più stressante o più divertente?

«Naturalmente mi sarei divertito di più se avessi vinto tutte io gli ultimi sette GP… Ovviamente, per i tifosi è molto più bello così: ci sono diverse ragioni di questo equilibrio. La prima variabile è stato il meteo, ma anche la centralina unica e le gomme. Alla fine, è bello così. Spero ci sia il sole per tutto il fine settimana: abbiamo bisogno di lavorare sulla moto, perché qui la Ducati ha già fatto i test e noi abbiamo tanto da provare. E’ da Assen che è sempre mezzo bagnato mezzo asciutto e poi qui c’è stata la beffa del 2015, quando era stato sempre bello e poi aveva piovuto in gara».


Ti farebbe gioco che Marquez corresse come a Silverstone, all’attacco?

«Alla fine come correrà lui lo deciderà Marquez. Io, quello che posso fare, è provare ad andare forte, partire bene in QP e cercare di stare lì davanti. Solitamente qui la nostra moto è sempre andata bene, ma con la centralina unica e le nuove gomme solo domani mattina sapremo veramente qual è la situazione».


Oggi la Dorna ha ritirato il numero 58 di Marco Simoncelli dalla MotoGP: cosa ne pensi?

«Sinceramente ero convinto che lo avessero già ritirato… Significativo comunque farlo qui a Misano, nel circuito intitolato a lui, nel giorno in cui c’è la posa della prima pietra dell’ospedale a Coriano: è sempre bello ricordare Marco ogni volta che si può».


E’ possibile vedere altri “outsider” come si è visto negli ultimi GP?

«Credo che i piloti da battere torneranno Marquez e Lorenzo: qui vanno molto forte e credo che Honda e Yamaha saranno competitive. Bisognerà vedere la Suzuki, se è come nel resto della stagione o come Silverstone: in questo caso sarebbe una bega. Vinales va forte dall’inizio dell’anno. Ducati? Bisogna vedere, sono andati forti nei test e possono essere veloci, anche se a Silverstone i piloti hanno avuto problemi con le braccia».


Il casco speciale?

«E’ bellissimo: sabato vedrete».