MotoGP 2016. Rossi: "Obiettivo per le QP: stare nei primi 5"

MotoGP 2016. Rossi: "Obiettivo per le QP: stare nei primi 5"
Giovanni Zamagni
E’ stata una giornata un po’ particolare: al mattino, di fatto, non si è girato e al pomeriggio c’era poco grip. “Iannone a parte, siamo tutti molto vicini. Ma per essere competitivi, bisogna migliorare il bilanciamento della moto”
20 maggio 2016

SCARPERIA E’ stata una giornata un po’ così, con un solo turno a disposizione, mentre nelle FP1 sono state provate soprattutto le partenze. Per Valentino Rossi un sesto posto soddisfacente, perché se il distacco dal primo (Iannone) è elevato (0”644), la differenza con il compagno di squadra (secondo) si riduce a un decimo e mezzo.
 

«Alla fine è stata una giornata abbastanza positiva, anche se, purtroppo, abbiamo perso le FP1 perché non c’era abbastanza acqua per usare le “rain” e ce n’era troppa per le “slick”. Probabilmente erano le condizioni ideali per testare le intermedie (nuove rispetto a quelle di inizio anno, NDA), ma non le avevamo montate sui cerchi. Così ho deciso di provare un po’ di partenze, cercando di migliorare la messa a punto della frizione, dato che quest’anno ho faticato un po’ al via. Nelle FP2 abbiamo potuto girare con le slick, ma era più freddo del previsto e non c’era grande grip, anche a causa della pioggia di ieri. Ho finito sesto e sono vicino al secondo, ma non siamo ancora perfettamente a posto nel bilanciamento: diciamo che avremmo avuto bisogno di fare un altro turno».


Sembri un po’ in difficoltà nel T4: è così?

«Sicuramente quello è il tratto di pista più ostico per me, ma nemmeno nel T3, in particolare dopo le due curve “Arrabbiate”. Nel T4 ho sempre faticato, dobbiamo migliorare il feeling per riuscire a spingere al 100%».


Qual è il problema?

«Non ho grip al posteriore, devo aspettare troppo per aprire il gas e in uscita dall’ultima curva perdo troppo».


Sembra esserci grande equilibrio, credi che sarà così anche domani?

«Il primo turno è sempre un po’ così, poi, alla lunga, emergono quelli che lavorano meglio. E’ vero, però, che Iannone a parte, che ha fatto un giro velocissimo, i primi dieci sono tutti attaccati: per essere competitivi bisogna sistemare meglio la moto».


Aver perso un turno, avvantaggia o svantaggia qualcuno?

«Forse la Ducati, che ha già provato qui, può avere qualche piccolo vantaggio, ma se il meteo rimane buono c’è la possibilità di sistemare bene la moto».


Obiettivo per la qualifica?

«Se si vuole lottare per qualcosa di importante, bisogna partire almeno nei primi cinque».