MotoGP 2015, Catalunya. Rossi: "Veloce e consistente: si può fare bene"

MotoGP 2015, Catalunya. Rossi: "Veloce e consistente: si può fare bene"
Giovanni Zamagni
Per la quinta volta in questa stagione, Valentino scatterà dalla terza fila, ma il suo passo è simile a quello dei migliori. “Me la posso giocare” afferma convinto, consapevole che solo Lorenzo ha qualcosa in più
13 giugno 2015

MONTMELO’ – Ci crede, è convinto di poter fare bene: Valentino Rossi si sente pronto per una gara da protagonista.

«Sono soddisfatto, è stata una buona giornata di prove, sono stato sempre veloce e competitivo, confermando le buone sensazioni di ieri. Adesso bisognerà vedere cosa accadrà da qui a domani: Lorenzo sembra essere il più costante, le Honda sono sempre efficaci nei primi giri, poi chissà cosa succederà. Al momento, però, i più consistenti sembriamo noi quattro (Lorenzo, Rossi, Marquez e Pedrosa, NDA), mentre le Ducati e le Suzuki al momento sono più lente: soprattutto Aleix Espargaro pare essere consistente, ma nessuno sa, nemmeno la Suzuki, credo, come si comporterà la moto nella seconda parte della gara».


Partire un’altra volta dalla terza fila è un grande svantaggio?

«Non più di tanto, perché quelli messi meglio di passo sono in terza, quarta e sesta posizione e io sono settimo. E, soprattutto, ho un buon passo, mi trovo bene con la moto, sono veloce e consistente come non era mai successo al Mugello e come a Le Mans era capitato solo in gara».


Suzuki e Ducati possono contare sul vantaggio della gomma più soffice al posteriore: vista la loro competitività, credi sia il momento di cambiare regolamento?

«Quello che penso io conta poco, perché non sono io a decidere, ma bisogna ammettere che è bello per lo spettacolo: così in tanti possono lottare per la pole. Ed è piacevole che dopo solo sette gare, davanti a tutti, ci sia una Suzuki».


A proposito di Suzuki, vuoi dire qualcosa al tuo amico Davide Brivio?

«Gli faccio grandi complimenti, e non solo a lui. Ha fatto un grande lavoro, ha scelto i piloti giusti, uno (Espargaro) già velocissimo e l’altro (Vinales) con un grande potenziale. E dentro al box c’è gente competente e un bel clima: non me l’aspettavo in pole dopo solo sette gare».