Moto3 e Moto2: presentiamo il campionato con Luca Boscoscuro

Giovanni Zamagni
Il campionato è al via in Qatar, senza la MotoGP. Con il team manager di Speed Up parliamo dei valori in campo nelle classi Moto2 e Moto3
5 marzo 2020

Il motomondiale inizia in Qatar con la Moto3 e la Moto2: presentiamo il campionato assieme a Luca Boscoscuro, team manager Speed UP. Iniziamo dalla Moto2, categoria nella quale Boscoscuro è presente con una sua squadra, con Jorge Navarro e Fabio Di Giannantonio, mentre le sue SpeedUp da quest’anno saranno anche nel box del team di Aspar Martinez.

“Nella Moto2 a fare la differenza è il pacchetto pilota-squadra: Navarro veniva da un paio di stagioni difficili, nel 2019 abbiamo dovuto ricostruirlo. Credo che adesso sia pronto per fare molto bene (è lui il favorito, secondo un sondaggio di Motogp.com, NDA), ma bisognerà aspettare 4/5 gare per capire quali siano i suoi valori. Credo che tra i protagonisti ci sarà anche Jorge Martin, mentre tra gli italiani, oltre a Di Giannantonio, vedo bene anche Luca Marini, uno che in passato ha vinto dei GP battendo anche il compagno di squadra Pecco Bagnaia, poi campione del mondo. Fino ad ora a Luca è mancata un po’ di regolarità, ma il motivo io non lo posso sapere. Come ho detto, la squadra è importantissima, in Moto2, con tanti piloti in mezzo secondo ci vuole grande regolarità”.
 

Per quanto riguarda la Moto3, Boscoscuro fatica a individuare un vero favorito. Ecco perché. “Negli ultimi anni, le gare sono diventate piuttosto strane: c’è un gruppo unico, dove magari a fare il miglior tempo sul giro è il 15°… C’è qualcosa che non va, è come se nessuno si prendesse la responsabilità di tirare. In MotoGP e in Moto2 la differenza tra il migliore e il peggior giro è contenuta in 6-7 decimi, in Moto3 questo non avviene. Non dico che si vada piano, ma c’è qualcosa che non funziona. E’ veramente difficile indicare un favorito. Arbolino? Nel 2019 ha vinto delle gare da campione, ma nel finale si è un po’ perso. Sicuramente è un pilota forte, ma deve essere più costante”.