Manca il campionissimo in MotoGP? #lanotiziainprimafila [VIDEO]

Giovanni Zamagni
Giacomo Agostini, il più grande di tutti, non ha dubbi e lo dice spesso: “Per far appassionare la gente a uno sport, ci vuole un punto di riferimento, il pilota da battere”. Ha ragione? L’argomento è interessante, la risposta non facile. Ma se si guarda ad altri sport si vede che…
1 febbraio 2023

Nel 2022 c’è stato un calo di pubblico in molti circuiti, ma anche in TV e nei vari canali di comunicazione. Perché? Giacomo Agostini non ha dubbi: “Valentino Rossi si è ritirato, Marc Marquez è infortunato, adesso una volta vince uno e la domenica successiva un altro. Ci vuole il campionissimo, qualcuno con il quale identificarsi”.

Ago ha ragione? Me lo sono chiesto tante volte, ma quanto successo nell’ultima settimana in altri sport mi fa pensare che sia così. Prendiamo il tennis. Si sono appena conclusi gli Australian Open, il primo dei quattro tornei dello Slam: sono stati dominati da Novak Djokovic, che ha raggiunto quota 22 Slam vinti. E già ci si chiede quanti Slam conquisterà Djokovic in carriera e se riuscirà a fare il “Grande Slam”, vincere nello stesso anno in Australia, Francia, Gran Bretagna e USA. Un qualcosa di storico che attira attenzione, fa parlare gli appassionati. Un punto a favore di Ago.

Cambiamo sport. Nello sci, la fenomenale Mikaela Shiffrin è arrivata a 85 successi in Coppa del Mondo, solo uno in meno del primatista Ingemar Stemmark. Quando la Shiffrin riuscirà a battere questo record? Se ne parla, crea discussione, attira la curiosità. Due punti a favore di Ago.

Torniamo al motociclismo. Andrea Dovizioso non ha conquistato il titolo della MotoGP, ma è diventato un personaggio perché ha sfidato - e a volte sconfitto - Marquez, il pilota imbattibile di quegli anni. Senza Marc in pista hanno vinto il titolo tre piloti differenti in tre anni (Mir, Quartararo, Bagnaia) e su tutte e tre pesa la frase: “Se ci fosse stato Marc…”. Per il momento, nessuno di loro è riconosciuto - giusto o sbagliato che sia - dagli appassionati come “il campionissimo”, il punto di riferimento: non è un bene per lo sport.

Quindi, in definitiva, credo che Giacomo Agostini abbia ragione.

E’ questo l’argomento de #lanotiziainprimafila di oggi. Qual è la vostra opinione?