Lorenzo: animo sensibile o sbruffone?

Lorenzo: animo sensibile o sbruffone?
Giovanni Zamagni
Eccessi e sbruffonate per farsi notare o gesti che nascono dal cuore e da una sensibilità d'animo fuori dal comune? Lorenzo è un mistero o sono solo punti di vista? | G. Zamagni, Aragon
18 settembre 2010

Punti chiave


ARAGON – Animo sensibile o sbruffone? I comportamenti di Jorge Lorenzo fanno sempre discutere. Al Mugello era salito sul podio indossando la maglietta di Valentino Rossi, per rendere omaggio al campione, che nelle libere di sabato si era fratturato tibia e perone. Un gesto che subito aveva fatto discutere: qualcuno lo aveva gradito, molti, la maggior parte per la verità, l’avevano interpretato come un'inutile esagerazione. Una sbruffonata, per l’appunto. Tra l’altro Valentino l’aveva presa malissimo, un eccesso fatto solo per farsi vedere.
Il dibattito torna d’attualità ad Aragon, dove più o meno tutti i piloti hanno voluto ricordare Shoya Tomizawa, morto il 5 settembre a Misano. Su caschi e carenature si sono visti decine e decine di adesivi con il 48 – il numero di Tomizawa che la Dorna, in sua memoria, ha deciso di ritirare dalla Moto2 -, scritte celebrative, messaggi di vario tipo, la sua faccia sorridente messa da Rossi sul suo casco. Lorenzo, ancora una volta, è andato oltre: da oggi e per questo GP indossa un casco esatta replica di quello del povero giapponese. Era necessario? Sinceramente, ho qualche dubbio.

E’ invece di opinione differente Mela Chércoles, bravissimo giornalista spagnolo, molto legato a Lorenzo.
«Jorge – spiega Mela – è rimasto veramente colpito dalla morte di Shoya, tanto che domenica, a Misano, è stato l’unico pilota a fermarsi in sala conferenza per ascoltare le parole della Direzione Corsa sull’accaduto. Era commosso e l’ho visto piangere: capisco che possa essere considerato eccessivo indossare il casco di Tomizawa, ma l’ha fatto con il cuore. Così come con il cuore si era messo la maglia VR46 sul podio del Mugello».
Punti di vista.