Lorenzo, Pedrosa, Marquez e Dovizioso commentano il 2° giorno dei test di Sepang

Lorenzo, Pedrosa, Marquez e Dovizioso commentano il 2° giorno dei test di Sepang
Giovanni Zamagni
Lorenzo, nonostante i tempi schiaccianti di oggi, predica prudenza. Pedrosa tirerà le somme del lavoro fatto solo domani e Dovizioso è soddisfatto dei passi avanti che sta facendo | G. Zamagni, Sepang
27 febbraio 2013

Punti chiave

Ha fatto una differenza mostruosa tanto sul singolo giro quanto, anzi soprattutto, sulla distanza: Jorge Lorenzo, questa volta, non può nascondere la soddisfazione.
«Non c’è niente di nuovo rispetto a ieri, per il momento stiamo solo “giocando” sulla messa a punto, sugli assetti, sull’elettronica, migliorando il materiale a nostra disposizione. Nei primi test di febbraio avevamo provato un telaio nuovo, che si sta rivelando migliore, ma per quanto riguarda il motore non c’è nessuna novità. In ogni caso, mi sento meglio rispetto a Sepang1, anche perché, dopo tanto tempo che non guidi queste moto, ci vuole un po’ per riabituarsi alla potenza e a tanta velocità. Come sempre succede ogni anno, entro in forma progressivamente. Ma è ancora troppo presto per dire che va tutto bene: manca ancora domani e se io non migliorerò, gli altri si avvicineranno o, addirittura, mi supereranno. E poi il campionato è lunghissimo, non è certo questo test che emette un verdetto definitivo. E’ vero che Sepang non è il mio circuito preferito, ma non ho mai dato troppa importanza a queste cose, la mia mentalità è aperta per andare forte e sempre più veloce su qualsiasi tracciato, che mi piaccia o no. Siamo solo al quinto giorno di test, è troppo presto per essere molto contenti: è vero, però, che abbiamo migliorato l’assetto e adesso sono più efficace. Più che del tempo sul giro, sono contento perché ho fatto 30 passaggi in 2’00” (in realtà 18, NDA) e la pista non è nelle migliori condizioni possibili: non ero mai andato così forte a Sepang».


PEDROSA: “OGGI TANTO LAVORO”


«Abbiamo fatto tanti test per la Ohlins, provando forcelle e ammortizzatori differenti: non tutto, naturalmente, si è rivelato efficace, ma, complessivamente, è stata una giornata interessante. Abbiamo trovato alcuni miglioramenti: domani dovremo verificare il potenziale della moto mettendo insieme tutto il “buono” emerso in questi due giorni. La RCV non è cambiata tanto dall’anno scorso, ma ci sono stati dei piccoli aggiustamenti, che hanno portato dei benefici, soprattutto in ingresso curva: mi trovo sempre meglio con la moto. Sono più ottimista di quanto lo fossi l’anno scorso dopo i test. Lorenzo è andato forte, ma non ero dentro al suo box, non so che lavoro abbia fatto. Farò una simulazione? Vediamo…».
 
Marc Marquez
Marc Marquez

MARQUEZ: “HO INIZIATO A FARE MODIFICHE”

«Nel test precedente mi ero limitato a guidare la moto, a prendere confidenza con la MotoGP, mentre qui stiamo cominciando a fare modifiche. Oggi abbiamo lavorato tanto: ci vuole pazienza, ma lo devi fare, anche per i tecnici, per capire cosa va meglio o peggio e porta vantaggi per il futuro. Abbiamo provato tante cose diverse per capire qual è la linea da seguire: per il momento ci siamo concentrati sulla ciclistica, ma domani ci occuperemo dell’elettronica, la parte per me più complicata (non esiste in Moto2, NDA). Alla potenza ho ormai fatto l’abitudine e ogni curva cerco di sfruttarla di più, mentre mi manca di più la costanza in frenata, staccare più o meno sempre allo stesso punto e percorrere la medesima linea. Fisicamente mi sento meglio rispetto all’altro test, anche se, chiaramente, ti stanchi di più rispetto alla Moto2. Mentalmente mi sento bene, anche se oggi è stata dura, perché abbiamo provato tanto materiale e ogni volta che entravi in pista la moto era differente».

 

DOVIZIOSO: “ABBIAMO RACCOLTO MOLTE INFORMAZIONI”

«E’ stata una giornata positiva perché abbiamo fatto tante prove di set up, di geometrie, con buoni riscontri: alcuni cambiamenti hanno migliorato il feeling con la moto, permettendomi di forzare un po’ di più in frenata e in percorrenza curva. Abbiamo fatto dei cambiamenti grossi per capire la direzione: direi che oggi è stata la giornata migliore di quelle effettuate fino adesso per le informazioni raccolte. I tempi non sono niente di speciale, ma nemmeno così male, anche con la gomma usata. Rimane il problema di far girare la moto: quando riusciremo a migliorare questo aspetto, faremo un bel salto in avanti. Tutto quello che abbiamo provato ha sempre portato dei cambiamenti, migliorando alcuni aspetti, ma non altri. Lorenzo è stato impressionante, perché in questa pista non è mai stato troppo efficace. Pedrosa è un punto interrogativo, non sai mai come interpretare i suoi tempi, ma Jorge sembra ancora più forte del 2012: la vittoria del titolo dà morale e determinazione».