Le pagelle del GP di Laguna Seca

Le pagelle del GP di Laguna Seca
Giovanni Zamagni
Dieci per Marquez; 9 a Bradl che ha ottenuto la sua miglior prestazione di sempre; 8 a Rossi, ha ottenuto il massimo dalla M1; 8 a Bautista, avrebbe potuto attaccare; 8 anche per Lorenzo e Pedrosa | G. Zamagni, Laguna Seca
22 luglio 2013

Punti chiave


MARC MARQUEZ VOTO 10


In una gara sola, ha conquistato altri due primati: nessun debuttante aveva mai vinto a Laguna Seca, nessun pilota, alla sua età, era salito due volte consecutive sul gradino più alto del podio. I numeri sono freddi e crudi, ma a volte spiegano meglio di ogni altro aggettivo la grandezza di un pilota. E tutto quello che fa non è assolutamente casuale (vedi sorpasso su Rossi al Cavatappi). Semplicemente fenomenale.


STEFAN BRADL 9


Il brutto anatroccolo si è trasformato in bel cigno, ottenendo la sua migliore prestazione di sempre tanto in prova (pole position) quanto in gara (secondo posto, primo podio in MotoGP). La HRC ha ragione quando dice che la sua prima parte della stagione non è stata all’altezza delle aspettative, ma a Laguna è andato fortissimo. Bravo.


VALENTINO ROSSI 8


Per la seconda volta in questa stagione è lui il miglior pilota Yamaha al traguardo. D’accordo, Lorenzo era tutt’altro che al massimo della condizione, ma, questa volta, Rossi ha guidato bene, ottenendo il massimo ottenibile con la M1. Vederlo sul podio a 34 anni a fianco di due ventenni (Bradl ha 23 anni), deve comunque far meditare i suoi detrattori.


ALVARO BAUTISTA 8


Il miglior fine settimana dell’anno: bravo. La sensazione - e non solo – è che nel finale non abbia provato ad attaccare Rossi per quanto successo al Mugello e a Barcellona. Insomma, avrebbe forse potuto fare di più, ma ci sono delle regioni se non ci è riuscito.


DANI PEDROSA 8


Sembrava in grande difficoltà fisica e psicologica, ma ancora una volta “Camomillo” ha dimostrato di saper reagire alle avversità. Certo, in casa ha una bella “bega” forse (ma è tutto da vedere), ancora una volta perderà il mondiale, ma anche a Laguna ha fatto vedere di essere tutt’altro che arrendevole.


JORGE LORENZO 8


Personalmente continuo a ritenere fuori dal comune un pilota che arriva sesto a Laguna Seca a soli 12”970 dalla vetta, dopo aver effettuato due anestesie totali e due operazioni alla clavicola sinistra nelle ultime tre settimane: sfido chiunque altro a fare meglio di così.


CAL CRUTCHLOW 4,5


Ha preso paga da due convalescenti, chiudendo a 15”304 da Marquez: solo cadendo avrebbe fatto peggio.


NICKY HAYDEN 7


Prima Ducati al traguardo e la stessa dedizione nonostante sia già stato licenziato dalla Ducati: per certi versi è ammirevole.


ANDREA DOVIZIOSO 6


Ha tenuto testa come ha potuto al compagno di squadra, qui sempre molto competitivo, perlomeno in passato.


ALEX DE ANGELIS 7


Era arrivato a Laguna con l’obiettivo di non fare ultimo, invece in prova ha girato a un paio di decimi da Hayden e in gara non ha sfigurato: non gli si può chiedere di più.


BRADLEY SMITH 6


Ha rotto il motore all’ottavo giro mentre era decimo. Anche qui, però, ha fatto vedere dei miglioramenti.


HONDA VOTO 9


Tre RCV ai primi tre posti in prova, quattro nei primi cinque un gara: a Laguna era la moto da battere.


YAMAHA 7


Qui ha patito un po’: anche con Lorenzo al meglio, avrebbe probabilmente preso paga dalla Honda.


DUCATI 4


Piste lunghe, corte, con poco o tanto grip, con curve veloci o lente, più a destra o più a sinistra, non cambia nulla: il distacco in gara è sempre di un secondo al giro.
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