Le pagelle del GP d'Australia

Le pagelle del GP d'Australia
Giovanni Zamagni
Nove a Lorenzo, non ha mai sbagliato; sette a Pedrosa, ci si aspettava di più. Sei a Rossi e Crutchlow. Otto a Marquez, prima della bandiera nera andava fortissimo. Tre al team HRC | G. Zamagni
21 ottobre 2013

Punti chiave


JORGE LORENZO VOTO 9
In un GP che verrà ricordato per i tanti errori, il campione della Yamaha è l’unico che in tutto il fine settimana non ha mai sbagliato. E’ una sicurezza: tira sempre fuori il 100% dalla sua moto. La sensazione è che Marquez ne avesse di più, ma non ne avremo mai la conferma. Nell’episodio del contatto con il rivale spagnolo ha ribadito di non aver alcun timore nell’usare la forza.


DANI PEDROSA 7
La scusante è che a Phillip Island non ha mai combinato granché, con una serie di episodi negativi che ne possono condizionare il rendimento. Ma dopo il perentorio successo di Sepang ci si aspettava tutto un altro Pedrosa: dire che è stato deludente uno che arriva secondo è forse esagerato, ma nemmeno troppo.

Valentino Rossi
Valentino Rossi


VALENTINO ROSSI 6
Due passi indietro rispetto a una settimana fa: nonostante partisse dalla prima fila, alla fine del primo giro era già fuori dalla lotta per il podio. Poi, come spesso gli accade, nel passaggio finale tira fuori il meglio di sé, ma aver battuto Bautista e Crutchlow non lo può esaltare. “Quei tre là” sono tornati lontani.


CAL CRUTCHLOW 6
Non è il pilota di inizio stagione. Ha più di una scusante – a cominciare dalle condizioni del suo avambraccio destro -, ma dopo quanto aveva fatto nelle prime gare ci si aspetta sempre qualcosa di più.


ALVARO BAUTISTA 5
E’ sempre lì, ma alla fine, prende sempre paga. E’ sicuramente un buon pilota, anche costante nel rendimento, ma gli manca il guizzo per fare la differenza.


BRADLEY SMITH 5
Ti accorgi che c’è solo scorrendo la classifica.


NICKY HAYDEN 6
Questa volta è lui a vincere la “Coppa Ducati”: ha guidato discretamente bene per tutto il fine settimana.


ANDREA IANNONE 6
L’ha definita come la sua miglior gara dell’anno: in effetti la sua prestazione è stata più che dignitosa.


ANDREA DOVIZIOSO 4
E’ in un momento di scarse motivazioni: più che comprensibile.


YONNY HERNANDEZ 4
Invece di progredire con la migliore conoscenza della Ducati, sembra regredire.

Marc Marquez
Marc Marquez


MARC MARQUEZ 8
Due cadute in prova, qualche errore sabato, ma in gara non ha nulla da rimproverarsi: prima di essere fermato dalla bandiera nera stava andando fortissimo. Ha perso 25 punti, ma non per colpa sua: il pilota deve guidare e lui lo fa al meglio. Al resto ci deve pensare il team (voto 3).


YAMAHA VOTO 8,5
Decisamente più competitiva rispetto a Sepang, ma anche sulla pista “amica” di Phillip Island non aveva alcun vantaggio sulla Honda: al massimo era allo stesso livello, ma non migliore.


HONDA 8,5
Il voto, naturalmente, è alla competitività della moto, comunque sempre molto elevata. La HRC, invece, è da 3 in pagella (a essere generosi): in prova Pedrosa ha perso il motore perché non era stato fissato bene il bullone del perno che lo fissa al forcellone, in gara è stato fatto un errore di conteggio che lascia sbigottiti.


DUCATI 4
Un dato, molto significativo: in tutto il GP, non è mai stata inquadrata una Ducati. Si pensava di aver toccato il fondo nel 2012, invece si continua a peggiorare.