La MotoGP sbarca a Sepang

La MotoGP sbarca a Sepang
Giovanni Zamagni
La pista di Sepang sembra poter essere, per un motivo o per l'altro, terreno di conquista per diversi piloti, a partire proprio dagli italiani che, con Dovizioso e Simoncelli, puntano al podio | G. Zamagni, Sepang
20 ottobre 2011

Punti chiave


SEPANG – Si comincia con un annuncio importante: nel 2012, Marc Marquez correrà ancora in Moto2.
“Io e il mio manager Emilio Alzamora – spiega – ci abbiamo pensato tanto, ma credo sia la scelta migliore, perché ho solo 18 anni e perché voglio passare di categoria avendo conquistato almeno un titolo della Moto2. Se ce la farò già quest’anno (Marquez ha tre punti in meno di Bradl, nda) allora nel 2012 cercherò di difendere il numero uno, altrimenti ci proverò nella prossima stagione”.

Una scelta condivisa da Valentino Rossi, che omaggia il pilota spagnolo.
“Ha fatto bene, perché è molto giovane: comunque non ho mai visto un pilota così forte a 18 anni”.
Con Marquez ufficialmente “accasato”, rimane da decidere, in pratica, il futuro del team di Lucio Cecchinello e della Suzuki: Cecchinello, come ha spiegato bene a Moto.it settimana scorsa, sceglierà tra Alvaro Bautista, John Hopkins (che qui correrà con la seconda RGV) e Randy De Puniet, mentre la Casa giapponese dovrebbe comunicare qui il suo futuro. “Non so realmente nulla – allarga le braccia il team manager Paul Denning -: stiamo aspettando una risposta anche noi. E non possiamo trattenere a lungo Bautista”.

Tutto si deciderà nei prossimi giorni. Intanto, a Sepang, Casey Stoner tenterà di conquistare la pole (non c’è mai riuscito su questo tracciato), di regalare alla Honda il primo successo con le 800 (l’ultimo pilota Honda a vincere qui è stato Valentino Rossi nel 2003) e di affermare nuovamente la sua forza.
“Sicuramente l’atmosfera dentro al box è più serena: su questo tracciato ho vinto in tutte le classi, ma ho anche fatto delle brutte gare (l’anno scorso cadde alla fine del primo giro, nda). Molto dipenderà anche dalle condizioni atmosferiche”.

Come al solito in Malesia fa piuttosto caldo e, come al solito, alle 16.30 su Sepang si è abbattuto il classico acquazzone tropicale: considerando che il GP è stato programmato per le 16, ecco che le condizioni atmosferiche potrebbero giocare un ruolo fondamentale.

Tra le Wild Card spicca il Nome di Hopkins in sella alla Suzuki GSV-R. 


ITALIANI PROTAGONISTI?

Su questa pista, gli italiani potrebbero essere grandi protagonisti. A cominciare da Andrea Dovizioso, che qui ha conquistato nel 2004 il titolo mondiale 125, nel 2008 il primo podio in MotoGP e l’anno scorso finì secondo alle spalle di Valentino Rossi.
“Questa è una pista bellissima, dove il pilota si esalta a guidare: si può provare a vincere ed è fondamentale arrivare davanti a Dani Pedrosa”. In gioco, c’è il terzo posto del campionato.

Al contrario, Marco Simoncelli ha sempre patito il caldo e l’umido di Sepang, ma proprio qui, quest’inverno, si è messo per la prima volta in luce in MotoGP, chiudendo i primi test invernali al primo posto e quelli successivi al terzo.
“L’obiettivo è continuare quello fatto nelle ultime gare: quindi salire sul podio e provare a vincere”.

Non può dire lo stesso Valentino Rossi, che a Sepang, nel 2010, conquistò con la Yamaha il suo ultimo successo, il 46esimo in sella alla M1.
“E’ passato solo un anno, ma è come se ne fossero trascorsi tre o quattro” ammette un po’ avvilito, inevitabilmente deluso da una stagione decisamente al di sotto delle aspettative.