L'analisi tecnica delle gare del Mugello

L'analisi tecnica delle gare del Mugello
  • di Max Temporali
Gara anomala in 125, perfetto invece il GP di Iannone in Moto2. Con Rossi out, in MotoGP, qualcuno prende carica, qualcun'altro perde concentrazione | M. Temporali, Mugello
  • di Max Temporali
7 giugno 2010

Punti chiave


ANALISI GARA 125


Dopo Le Mans,anche al Mugello i due protagonisti del campionato, Terol ed Espargarò, hanno condotto una gara anomala, strategicamente imperfetta. Dopo essere scattati a razzo, mettendo tra loro e gli immediati inseguitori, Marquez e Smith, circa 2,5 secondi in 6 giri, hanno tirato i  remi in barca per non assumersi la responsabilità di impostare il ritmo.

Dal 58" basso, sono saliti al 59", circa un secondo più lenti, percorrendo il nono passaggio addirittura tra il 2'01" e il 2'02". Conseguenza: il vantaggio che avevano, se lo sono bruciati in pochi giri, per merito anche di un Marquez e di uno Smith che non hanno mai smesso di tirare. Difficile pensare che non abbiano ricevuto segnalazioni dai box che li avvisassero della sitazione alle loro spalle.

Davvero due "polli", perchè avrebbero potuto fare gara solitaria e giocarsi in due, anziché in quattro, la volata

Davvero due "polli", perché avrebbero potuto fare gara solitaria e giocarsi in due, anziché in quattro, la volata finale per la vittoria

finale per la vittoria. E i punti se ne vanno. Tempo fa le gare della 125 erano nettamente più tirate, senza un attimo di tregua, dal primo all'ultimo giro.

ANALISI MOTO2


Per la prima volta in quattro gare, non c'è stato un arrivo in volata per la vittoria, ma Iannone è stato in grado di scappare via da subito. Dopo due passaggi in 55" (unico ad esserci riuscito), ha martellato un ritmo forsennato. Pole, giro veloce, vittoria. Gara perfetta.

Chi ha dato spettacolo, per la rimonta dal 26° posto al 3°, è Simone Corsi. Deve imparare a sfruttare meglio la gomma più morbida in qualifica, se vuole partire meglio e qualche fila più avanti. La rapportatura finale corta non gli ha permesso di essere tra i più veloci sul dritto e il sorpasso alla Bucine, all'ultimo giro, su Gadea, ha rischiato di fargli perdere il terzo gradino del podio, perché, si sa, al Mugello il più delle volte vinci se usi la scia di qualcuno. Per Simone, quindi, una vittoria di "foga" e di manico, fatta di poca strategia.

Delude Alex De Angelis, caduto ancora una volta nel warm up senza sapersi spiegare il motivo, come spesso gli accade (sfortuna a parte). Se non acquista la consapevolezza che il più delle volte è il pilota a compiere l'errore, rischia di farsi male. E di non combinare nulla nemmenoin Moto2. Davvero un peccato perché è un pilota velocissimo.

ANALISI MOTOGP


Con Rossi out, qualcuno prende carica, qualcun altro perde concentrazione? Tutto è possibile,

Il peso di Valentino è troppo ingombrante per lasciare gli equilibri invariati anche quando lui non c'è


il peso di Valentino è troppo ingombrante per lasciare gli equilibri invariati anche quando lui non c'è.
Fatto sta che Pedrosa, nonostante una Honda meno veloce che in prova sul dritto, spara 7 giri in 49" che nessuno avvicina.

Lorenzo non scende nemmeno a quel 50" basso che in ogni sessione di prova ha invece dimostrato di saper realizzare. I problemi più evidenti per lui sono al T3 e T4, dove non ha mai  registrato intertempi ai livelli di Dani (circa 2 decimi sopra).

Al di là del podio di Dovizioso, che al Mugello è sempre magico per chiunque, analiticamente non si può essere soddisfatti. Per due terzi di gara ha preso dagli 8 decimi, al secondo netto ad ogni giro dal suo

La "carena" di Max
La "carena" di Max

compagno di squadra. Sono francamente troppi per poter mettere Dovi sullo stesso piano dello spagnolo.

Chi è sembrato partire rinunciatario è Stoner. Mai visto la sua Ducati così ferma ed educata sui curvoni del Mugello. Nessun strapazzo, nel corso dei 23 giri. Ma forse aveva bisogno di terminare la corsa, riacquistando fiducia nei propri mezzi e portando a casa un compitino perfetto, anche se nel contesto di uno step inferiore, lottando cioè con Melandri e De Puniet, che guidano due moto private. Al di là del fuori pista iniziale e della posozione finale in classifica, bene Simoncelli. Ha martellato per tutta la gara con gli stessi tempi del gruppo in lotta per la 4° piazza.