Jarvis: "Il 4 cilindri in linea ha ancora margini di sviluppo"

Jarvis: "Il 4 cilindri in linea ha ancora margini di sviluppo"
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
A Sepang, ai primi di febbraio, vedremo la versione definitiva del nuovo motore curato dallo staff di Luca Marmorini. Il manager Yamaha si dice convinto: in Giappone ci stanno lavorando, il quattro cilindri in linea ha ancora molto da dire
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
15 dicembre 2022

Chiusa una stagione molto difficile subito dopo aver conquistato il titolo mondiale piloti nel 2021, la Yamaha ha una strada sola da percorrere: la ricerca di una maggior potenza. Ma il dubbio è: la configurazione del suo motore, tradizionalmente il quattro cilindri in linea, ha davvero margini di sviluppo sostanziali? In una intervista sul sito Crash.net, Lin Jarvis è positivo.

“Ci sono molte cose da fare -ha detto il manager Yamaha- per migliorare le prestazioni di un motore. Siamo l’ultimo produttore fedele a questa architettura dopo lo stop della Suzuki, ma abbiamo molte conoscenze ed esperienze sul quattro in linea e crediamo che lo si possa ancora sviluppare. E’ quello che stiamo facendo”.

Più potenza. E’ questo che Yamaha ha chiesto al suo nuovo capo progettazione dei motori MotoGP Luca Marmorini, celebre ingegnere della F1. Il povero Fabio Quartararo ha dovuto iniziare la stagione 2022 con la consapevolezza di non poter competere sul piano delle prestazioni, l’evoluzione del motore non era quella che aveva provato e che si aspettava di trovare. Lo ha ancora ripetuto lo stesso Jarvis

“Abbiamo iniziato il 2022 sapendo di non essere dove speravano e con un ritardo grave”.

Bisogna ricordare che Yamaha usciva dalla polemica sull’utilizzo delle valvole diverse da quelle approvate all’inizio della stagione 2021, e il nuovo motore 2022 aveva dato ancora problemi di affidabilità. Per evitare altri guai in Giappone si è deciso di non rischiare e di puntare sull’affidabilità. Ma parallelamente si è deciso -e diremmo meno male- che occorreva cambiare il team dei motoristi. In piena estate si seppe che Marmorini aveva accettato l’incarico.

“Ci siamo resi conto -ha dichiarato Lin Jarvis- che dovevamo cambiare il metodo con cui sviluppiamo i motori in Giappone. E’ stato allora che Yamaha ha assunto Marmorini e il team di ingegneri italiani, modificando di conseguenza la nostra struttura organizzativa. L’obiettivo è fare nel 2023 il grande salto che ci occorre”.

 A Valencia, nel test di una sola giornata dopo l’ultimo GP, i piloti non sono rimasti del tutto soddisfatti, non sembrava che il motore avesse guadagnato potenza. Quando vedremo la versione definitiva del motore 2023? Lin Jarvis è tranquillo: il 10 febbraio in Malesia per i primi test del nuovo anno.

“L’ultima evoluzione arriverà a Sepang, dunque abbiamo ancora qualche mese a disposizione per continuare a sviluppare e a perfezionare questo motore”.

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