Intervista a Davide Brivio

Intervista a Davide Brivio
Giovanni Zamagni
Il team manager Yamaha dalla parte di Rossi racconta ai nostri microfoni l'evoluzione della M1 e lo stato di forma di Valentino. Va tutto per il meglio, ma occhio a sottovalutare quei due (Honda e Ducati)...
25 febbraio 2010


SEPANG - Fa un caldo torrido a Sepang, Malesia, dove i piloti della MotoGP si sono ritrovati per due giorni di test (25 e 26 febbraio) importantissimi, come spiega Davide Brivio, team manager Yamaha dalla parte di Valentino Rossi.

«Innanzitutto – spiega Davide – questi test sono fondamentali perché quest’anno, per regolamento, ci sono solo sei giornate di prove complessive a disposizione. E poi perché si riprova sulla stessa pista sulla quale abbiamo girato a inizio febbraio, con riferimenti e confronti immediati, per verificare ulteriori miglioramenti o affinamenti di quello che è stato fatto durante i primi due giorni qui in Malesia. In un certo senso, è anche l’ultimo vero test, perché in Qatar (18 e 19 marzo, ndr) si proverà pensando già alla gara dell’11 aprile: in pratica, questo di Sepang rappresenta l’ultima possibilità per sviluppare la moto».

Per il momento siamo abbastanza contenti, perché il quattro cilindri è migliorato in basso e ai medi regimi, rimanendo pressoché uguale in alto


Brivio sostiene che Valentino Rossi, Ben Spies e Colin Edwards, (Jorge Lorenzo, si sa, è assente per infortunio), non avranno novità eclatanti da provare rispetto ai test precedenti.

«Dobbiamo fare l’affinamento di questa M1 2010. Stiamo provando differenti bilanciamenti del telaio, per cercare di avere più grip senza pregiudicare la maneggevolezza, ma il lavoro grosso è sul motore che, come sappiamo, deve durare per tre gare senza perdere prestazioni. Per il momento siamo abbastanza contenti, perché il quattro cilindri è migliorato in basso e ai medi regimi, rimanendo pressoché uguale in alto. Più in generale, la M1 2010 ha una nuova carenatura per migliorare la velocità di punta e si lavora continuamente sull’elettronica».

Il manager Yamaha fa il punto della situazione generale dopo quanto visto qui a Sepang nei primi test.
«Era solo il primo test e lascia un po’ il tempo che prova. Sicuramente la Yamaha è partita bene con i quattro piloti nei primi sette, Valentino era molto motivato e pronto. Ma in gara sarà un’altra storia: la Ducati e Stoner saranno lì e c’è da verificare cosa farà la Honda, perché è sportivamente arrabbiata e vuole sicuramente fare molto bene. Sarà un campionato molti interessante, con tutti i piloti potenzialmente in grado di lottare per il mondiale: chi arriverà secondo, avrà perso la sfida».

Si scenderà in pista quando in Italia sarà notte, dalle 10 alle 17 locali, ovvero dalle 3 alle 10 ora italiana.

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