Incidente Salom: il perché dalla telemetria della sua moto

Incidente Salom: il perché dalla telemetria della sua moto
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
La caduta di Luis Salom a Barcellona, vista dalle immagini TV del circuito chiuso della pista, ha lasciato senza risposta le domande sulla causa di quella perdita di controllo. Il Team SAG ha analizzato i dati della telemetria della moto, e ha diffuso un comunicato che spiega l'innesco dalla caduta
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
6 giugno 2016

Della fatale caduta occorsa a Luis Salom durante le prove libere della classe Moto2, venerdì 3 giugno, esistono la testimonianza diretta di chi lo seguiva e le immagini di una delle telecamere del circuito chiuso TV della pista di Montmelò, che ha inquadrato da lontano la scivolata della moto e del pilota lungo la via di fuga e fino all'impatto contro le barriere di protezione.

Una dinamica che ha sollevato dubbi sulle possibili cause di una perdita di controllo apparentemente ingiustificata.

Il team SAG, per il quale correva il 24enne pilota spagnolo, ha emesso oggi un comunicato nel quale viene fornita una spiegazione basata su quanto scaricato dall'acquisizione dati montata sulla moto.
 

«Dopo aver ricevuto i dati telemetrici, ieri, domenica 5 giugno – riporta il comunicato del team - l’organizzazione della squadra tecnica del SAG Team si è riunita immediatamente per chiarire l’accaduto, e poter comunicare quindi che cosa sia successo a livello tecnico nella fatidica curva 12 del circuito di Catalunya. All'analisi completa della telemetria hanno partecipato il proprietario della squadra Edu Perale, il Team Manager Jordi Rubio, il capo meccanico di Luis Salom, Bernat Bassa, il pilota di Moto2 Jesko Raffin con il suo capo meccanico Michael Ferger, e il manager di Luis Salom, Marco Rodrigo.
«Nel corso della FP2 Salom esce per la prima volta in pista e fa il suo giro veloce, prima di rientrare ai box per cambiare la gomma posteriore. In seguito ritorna in pista, e nello stesso giro è vittima dell’incidente. In quel giro, secondo la telemetria, Luis arriva al momento della frenata con una velocità inferiore di 6 km/h al suo giro veloce, a causa di una minore accelerazione in uscita della curva 11. A causa di questa minore velocità, frena 9 metri più avanti per mantenere la giusta velocità in curva. Nell’entrata della curva, però, c’è un’irregolarità dell’asfalto che tutti i piloti conoscono (un avvallamento). Il ritardo nella frenata fa sì che, passando sopra questa buca, Luis mantenga il freno pinzato, a differenza della maggior parte dei passaggi precedenti in cui lo aveva rilasciato proprio in quel punto. Questo fatto, aggiunto alla velocità del suo giro veloce, ha provocato uno stress alla gomma anteriore e una perdita di grip sull’irregolarità dell’asfalto. La perdita di aderenza ha provocato la caduta con la tragica conclusione che tutti conosciamo. I dati telemetrici forniti dal Team sono a disposizione di qualsiasi tecnico qualificato che desideri analizzarli».