I 5 eventi che rendono indimenticabile il GP delle Americhe

Giovanni Zamagni
La superiorità di Marquez, la Safety Commission di venerdì, il ritorno di Iannone, Bagnaia e la crisi di Lorenzo
24 aprile 2018
  1. La superiorità di Marquez. Si sapeva alla vigilia che sarebbe stato il pilota da battere, ma dalla teoria alla pratica ce ne passa: la sua superiorità è stata devastante.
     
  2. La Safety Commission di venerdì. Per tutto quello che è successo in Argentina, la SC del Texas e la maggiore severità nel far rispettare il regolamento potrebbe anche far cambiare il modo di correre di Marquez. Negli ultimi due GP ha fatto vedere di essere nettamente più veloce di tutti: d’ora in avanti, potrebbe anche imporre il suo ritmo fin dai primi giri, rinunciando ai rischi di una sfida ravvicinata.
     
  3. Pecco Bagnaia. Il secondo successo in Moto2 conferma tutte le qualità di questo pilota: intelligenza, velocità, lucidità nel gestire i momenti decisivi. Un successo ancora più significativo di quello in Qatar.
     
  4. Il ritorno sul podio di Iannone. Al 21esimo GP con la Suzuki, Andrea è tornato il pilota che conoscevamo ai tempi della ducati: che sia il punto di svolta.
     
  5. La crisi di Lorenzo. Questa volta la batosta è stata pesante, mai si era visto Lorenzo così depresso a fine gara. Il rischio che non riesca a uscire da questa situazione è sempre più grande.