Guareschi commenta i test della Malesia

Giovanni Zamagni
Vittoriano Guareschi, team manager della squadra Ducati, fa il bilancio dopo i quattro giorni complessivi di test in Malesia dei protagonisti della MotoGP | di G. Zamagni
1 marzo 2010


Sepang (Malesia) - Intervista a Vittoriano Guareschi


«Da queste prove usciamo bene – sono le parole di Vitto Guareschi - perché abbiamo due moto nei primi tre (Casey Stoner secondo e Nicky Hayden terzo, ndr). Fa piacere vedere Nicky così avanti, non è mai stato così vicino ai primi: oltre a esserlo come posizione, lo è anche come tempo, perché ha preso quattro decimi da Valentino e due da Casey. 

Stoner ha finito secondo, ma ci sono dei motivi perché non è riuscito a battere Rossi: venerdì mattina, quando c’erano le condizioni migliori per fare il tempo, ci sono successi degli “inciamponi”

Finalmente l’ho visto felice, anche perché non ha fatto un solo giro buono, ma è stato costante anche come passo: diciamo che è stato terzo non solo nella classifica, ma anche nel ritmo. Questo ci dà sicurezza sulla competitività della nuova moto. Stoner ha finito secondo, ma ci sono dei motivi perché non è riuscito a battere Rossi: venerdì mattina, quando c’erano le condizioni migliori per fare il tempo, ci sono successi degli “inciamponi” (letterale, una bella espressione che sintetizza bene che ci sono stati degli imprevisti, ndr), altrimenti avrebbe potuto fare meglio».

In effetti, al secondo giro della prima uscita, ha fatto 2’00”8: impressionante!
«Sì, tra l’altro con gomme dure, non morbide. Per questo ci aspettavamo molto di più come prestazione assoluta. Ma quando è uscito con la copertura per fare il tempo, purtroppo è caduto Simoncelli ed è stato fermato con la bandiera rossa e quando è ritornato in pista ormai la gomma si era raffreddata. Insomma, non abbiamo avuto i tempismi giusti, ma siamo naturalmente contenti, perché abbiamo Nicky lì e Casey vicino a Valentino, anche come passo».

Adesso cosa deve fare Ducati per i test in Qatar del 18 e 19 marzo e per la prima gara, sempre in Qatar l’11 aprile.
«In Qatar riproviamo tutto quanto utilizzato in Malesia, in condizioni completamente opposte, perché saranno freddi sia l’asfalto sia l’aria, oltretutto con un tipo di asfalto differente. Se replichiamo i risultati ottenuti a Sepang, possiamo dire di essere a posto».

Nicky Hayden
Nicky Hayden


Quella della Malesia è una pista favorevole a Rossi e alla Yamaha, mentre quella di Losail è storicamente amica di Stoner e la Ducati: vi aspettate un ulteriore miglioramento?
«Basta poco per finire davanti (o dietro), poteva succedere anche a Sepang. Io credo che vedremo un campionato sempre così. In effetti, ultimamente Casey ha vinto spesso in Qatar (sempre da quando guida la Ducati, quindi da tre anni, ndr), ma Valentino è sempre Valentino e le Yamaha vanno forte. Se rifacciamo un risultato come qui, magari mettendone uno davanti, saremmo più che contenti».

La Honda ti sembra un po’ in difficoltà?
«Non ho capito bene come sono andati in questi test: non sono troppo distanti, ma nemmeno troppo vicini, perché comunque sono a un secondo. So che hanno cambiato tante cose e hanno molti uomini nuovi, quindi avranno bisogno di tempo per accordare il tutto. Ma arrivano, non rimarranno in quelle posizioni per tutta la stagione, non ci credo nemmeno se lo vedo!».

 

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