Gigi Dall'Igna: "Io alla Honda e Marquez in Ducati? Macché"

Gigi Dall'Igna: "Io alla Honda e Marquez in Ducati? Macché"
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Alla Ducati si sta troppo bene, afferma Gigi nel podcast di Zam. E Marc, per quanto potrebbe essere molto utile, romperebbe il magnifico equilibrio di oggi. Il direttore generale di Ducati Corse chiarisce il suo pensiero anche sulle concessioni e su tanto altro
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
20 settembre 2023

Ospite della puntata 131 del podcast di Giovanni Zamagni, puntata a non perdere, Dall'Igna si è raccontato con la soddisfazione e l'orgoglio di chi, con il suo progetto, è oggi protagonista assoluto della MotoGP. Sulle concessioni alle case giapponesi, tema controverso, Gigi chiarisce:

"Premetto, Ducati ed io non abbiamo mai chiesto un cambio regolamentare. Anche quando nel 2014 abbiamo deciso di sfruttare le concessioni, il regolamento già le prevedeva e noi abbiamo sfruttato una possibilità che nel regolamento già esisteva. Precisato questo, le concessioni sono sicuramente importanti e credo che sia giusto e corretto fare in modo che chi è in difficoltà possa essere aiutato a migliorare le proprie prestazioni. Per cui se le concessioni vogliono dire avere la possibilità di sviluppare la moto durante la stagione, onestamente le ritengo ragionevoli. Poi bisogna valutare quali sono, queste concessioni: non devono essere troppe, non può succedere che un costruttore in regime di concessioni vinca il mondiale... però deve essere aiutato per riuscire a tornare competitivo in un tempo relativamente ridotto. Questo sarebbe positivo per il campionato".

Abbassatori. C'è chi li critica, tra gli appassionati: tolgono spettacolo, dicono. Vanno eliminati?

"Io non capisco perché bisogna eliminare qualcosa che costa relativamente poco e che alla fine ci ha fatto migliorare le prestazioni. È dimostrato che vanno bene, potremmo invece sfruttare questa possibilità per migliorarlo, lo spettacolo. Potremmo pensare di rendere l'abbassatore qualcosa di molto simile al DRS della Formula e limitare il numero di volte in cui il pilota lo può utilizzare in gara. E rendere ancora più spettacolare uno sport che lo è già molto. Col software unico sarebbe anche abbastanza facile gestire questa innovazione. Non ha senso togliere qualcosa che costa poco e che ha aumentato prestazioni e, per me, anche la sicurezza tenendo la ruota anteriore più appoggiata sul terreno".

Ma Dall'Igna nel podcast affronta tanto altro. Dalle chiacchiere che lo vorrebbero già in Honda, e che naturalmente respinge perché "in Ducati si sta veramente bene" a Bagnaia, fortemente voluto dalla Ducati tanto quanto il pilota voleva la rossa. Fino a Marquez: l'otto volte campione del mondo potrebbe arrivare in Ducati? Sì, potrebbe essere utile, dice Gigi. Ma no perché romperebbe l'equilibrio, un equilibrio raro.