Dovizioso: "Una stagione migliore del 2017"

Dovizioso: "Una stagione migliore del 2017"
Giovanni Zamagni
I numeri dicono il contrario, ma secondo Andrea il 2018 ha dato riscontri ancora più positivi dell’anno scorso: “Durante la stagione siamo riusciti a migliorare tanto e da Brno in poi ci siamo sempre giocati la vittoria: la base è migliore di come abbiamo finito nel 2017”
15 novembre 2018

 

VALENCIA – Secondo, come nel 2017. L’anno scorso, però, Andrea Dovizioso aveva vinto sei gare (tre, fino ad ora, nel 2018) e si era giocato il titolo fino a Valencia: sembrerebbe, quindi, che questa stagione è stata meno positiva della scorsa. Il Dovi, però, non la pensa così.


«Vi spiego come la vedo. Il 2017 era stata una stagione sorprendente, con il titolo in gioco fino all’ultimo. Logicamente, nel 2018 speravamo di lottare per il mondiale, ma ci sono mancate alcune cose. Dopo la vittoria in Qatar, sono emersi certi limiti, che non siamo riusciti a risolvere velocemente. Questo ha determinato degli errori e gli zero in classifica, che hanno compromesso il campionato. Ma questo ci ha fatto fare un percorso di crescita, che ci ha portato a una grande competitività da Brno in poi. Quindi non la vedo come una stagione negativa: siamo più competitivi di quanto lo fossimo a fine 2017, come confermano i risultati ottenuti da Brno in poi. Durante la stagione è molto difficile migliorare e ritrovare velocità: sono contento di come siamo cresciuti nel 2018. La Ducati ha lavorato bene, ma Marquez è Marquez e la Honda è la Honda: è dura batterli. Ma il miglioramento fatto durante la stagione mi fa guardare con ottimismo al 2019: ci ha aiutato molto pensare allo sviluppo della moto, più che ai risultati. Non dimentichiamo che dopo la Germania ero lontanissimo in classifica e sono arrivato secondo: siamo riusciti a recuperare da una situazione abbastanza critica. Partiamo con una base più veritiera per il 2019, che sarà un anno difficile, perché non saremo solo noi e la Honda, come è accaduto negli ultimi due anni, ma ci saranno anche Suzuki e Yamaha. L’inverno sarà importante».

 

E’ stato ufficializzato l’addio di Stoner: mancherà alla Ducati?

«Conosco molto bene Casey e uno come lui fa sempre comodo, ti dà riscontri differenti e importanti. Nel 2018, però, per vari motivi, di fatto ha compiuto un solo test».

 

Al di là del meteo, sarà un GP come gli altri?

«No, un po’ differente dal solito: tutti vogliono finire bene il campionato, ma mentalmente, se non hai obiettivi da raggiungere, la tensione è un po’ differente. Inoltre, non ricordo di aver mai girato qui con la pioggia con la MotoGP: potrebbe essere tutto nuovo».

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