DopoGP Test Valencia 2019: all’inseguimento della Honda

Tante le novità evidenti, soprattutto su Ducati e Yamaha: le moto 2020 sono già avanti, e in generale le nuove ciclistiche si ispirano a Honda, nella direzione di un miglior sfruttamento delle Michelin anteriori. Tante cadute ma tempi interessanti
21 novembre 2019

Giulio Bernardelle spiega con chiarezza che direzione prendono i nuovi telai. In sintesi, si cerca una minore rigidità nella zona del cannotto di sterzo per concedere al pilota un maggior feeling con il pneumatico anteriore. E le gomme Michelin si evolvono ancora: presto una intervista a Piero Taramasso.

Nel dettaglio, Yamaha tutta nuova, ciclistica aerodinamica e motore: i piloti sono soddisfatti ma la potenza (forse) ancora non basta; debutta David Munoz al posto di Galbusera nel box di Rossi.  Ducati sviluppa il motore e soprattutto soddisfa Dovi con il nuovo telaio, che anche per Giulio Bernadelle rappresenta un netto passo tecnico in avanti. 

Honda non cambia filosofia: oltre alla carenatura non si riesce a misurare le novità, al momento, ma appare sempre una moto “difficile” e tagliata per Marquez. Suzuki con un nuovo motore, KTM con un inedito telaio ma sempre in acciaio. Aprilia al momento è la più indietro, in attesa della moto tutta nuova che dovrebbe debuttare a Sepang ai primi di febbraio. Iannone coraggioso con la moto a fuoco. La settimana prossima due giorni di test per le MotoGP a Jerez, pista più probante di Valencia. 

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