DopoGP speciale test Sepang. Yamaha fa sul serio

Uno sforzo sensibile, e poi l’ impressionante simulazione di Vinales, Quartararo sempre il più veloce, Valentino consistente. In difficoltà la Honda con Marquez in cattive condizioni fisiche, Ducati difficile da giudicare. Passi avanti decisi per Suzuki, KTM e Aprilia
11 febbraio 2020

L’ingegner Bernardelle analizza le novità ciclistiche intorno alle rigidezze dei telai e ai test dei forcelloni in carbonio. E poi il gran lavoro sugli impianti di scarico rivolto a trovare più guidabilità e sull’aerodinamica, che è diventata importante nella prestazione delle MotoGP moderne. E infine le gomme: quello di quest’inverno è forse il cambiamento tecnico più rilevante apportato dal costruttore francese. Anche se non tutti hanno apprezzato la nuova posteriore di carcassa più rigida.

La M1 è cresciuta molto e presenta un nuovo sistema di blocco sospensione in partenza sull’esempio Ducati. I piloti sono abbastanza soddisfatti anche del nuovo motore. La squadra Yamaha è sulla carta la più forte. La Honda non soddisfa affatto Crutchlow, il più rapido, ma nemmeno Marc Marquez che ha ancora la spalla destra in disordine: la ciclistica resta difficile.

Zam, appena rientrato dalla Malesia,  è stato colpito soprattutto dalla Suzuki, cresciuta e organizzata, con tanto materiale da provare; e i suoi piloti fanno una bella formazione equilibrata. Difficile invece capire la competitività di Ducati, a Sepang con novità aerodinamiche e costantemente la più rapida in rettilineo. Il Dovi era preoccupato per le nuove gomme, ma il terzo giorno è apparso abbastanza ottimista.

Infine Aprilia e KTM. La nuova RS-GP ha patito qualche problema di affidabilità, però va forte. Il problema è che Iannone non sarà disponibile a breve. Anche la casa austriaca ha messo in campo una moto molto migliorata. La MotoGP tornerà in pista con i test in Qatar dal 22 al 24 febbraio. 

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