DopoGP con Nico e Zam: il GP di Argentina 2019

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Vittoria schiacciante di Márquez e della Honda, subito in fuga. Poi Rossi su Dovizioso all’ultimo giro. Tre Ducati nei primi sei, Yamaha in crescita, Lorenzo in grave difficoltà, seconda vittoria di Baldassarri in Moto2
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2 aprile 2019

Honda miglior moto? L’ingegnere invita alla prudenza: Il binomio RC 213/Márquez è fortissimo, ma Ducati resta competitiva anche come squadra, con tre piloti nei primi sei; questa volta non si è riusciti a settare le Desmosedici per le gomme medie, da lì il distacco finale. Bernardelle chiarisce poi come lavorano le Michelin in gara, e la ragione delle marcate differenze sui tempi. E spiega come sia facile passare dalla prima fila della griglia alla quinta se non si riesce a far lavorare le gomme alle temperature ideali.


Lorenzo ultimo al via per l’errore clamoroso che vi raccontiamo, Dovi deluso dalla gomma, Crutchlow vittima di un regolamento che punisce troppo severamente il jump start (verrà modificato), velocissimo Morbidelli, che però abbatte Viñales nel finale, Rins in grande rimonta dopo le qualifiche sbagliate e la brutta partenza. Poi due casi da esaminare: Iannone, ultimo in prova e in gara, Zarco, peggiore dei piloti KTM. Cerchiamo di capire i loro problemi tecnici.


In Moto2 Lorenzo Baldassarri vince ancora, battendo il tosto Gardner; certi equilibri cambiano con il motore Triumph. Jaume Masia vince per la prima volta in Moto3, con Arbolino sul podio e Antonelli quarto. Perché i piloti italiani raccolgono meno del loro potenziale nella minima categoria. Tra quattordici giorni si correrà ad Austin il GP delle Americhe: Marc Márquez prenota il successo (ne ha vinte sei su sei, sempre in pole), ma…

 

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