Allarme gomme: con poca acqua si sfaldano

Allarme gomme: con poca acqua si sfaldano
Giovanni Zamagni
Lo stesso problema del 2011: l’acqua costringe i piloti a utilizzare le gomme da bagnato, ma il progressivo asciugarsi della pista le mette in crisi | G. Zamagni, Jerez
27 aprile 2012

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JEREZ – Lo stesso problema del 2011: l’acqua costringe i piloti a utilizzare le gomme da bagnato, ma il progressivo asciugarsi della pista le mette in crisi e il rischio, in queste condizioni, è addirittura quello di non finire la gara. Lo dicono tutti i piloti, ma non sembra esserci una soluzione.

Come spiega Andrea Dovizioso.
“Con le gomme è un disastro per tutti – spiega il pilota della Yamaha -, ma per queste condizioni non esiste una gomma che possa andare bene. Quando la pista non è completamente bagnata, le gomme rain vanno oltre la temperatura di esercizio, di conseguenza si cuociono: dovrebbero lavorare tra 60 e 70 °C, ma in queste condizioni dopo un giro sono già più calde. Però è così per tutti. Qui la Bridgestone ha portato due pneumatici, quindi, la situazione è meglio dell’anno scorso, anche se non risolvono il problema. Abbiamo una gomma più dura del 2011, usata da tutti oggi, che in certe condizioni può migliorare un po’ la situazione, però, proprio oggi, hanno deciso di darci la possibilità di utilizzare anche le coperture

Stoner: Se domenica fosse così, si potrebbe anche ipotizzare un rientro ai box per cambiare la gomma posteriore

dell’anno scorso, che sono uno step più morbido, perché qui, quando piove molto forte, non c’è grip, ma quando ci sono queste condizioni, le dure risultano troppo morbide”.

Insomma, è un bel casino: se la pista non sarà completamente bagnata, se ne vedranno delle belle.
“Il problema è la gomma posteriore – dice visibilmente preoccupato Jorge Lorenzo -: con le condizioni di oggi, dopo 10 giri ero in grande difficoltà, ma la gara è di 30… Con poca acqua, si scalda troppo e la moto scivola da tutte le parti”.

Per Casey Stoner: “Questo è un circuito particolare e bisognerà vedere se il problema si ripresenterà anche in altri tracciati, ma è chiaro che bisogna fare qualcosa. Se domenica fosse così, si potrebbe anche ipotizzare un rientro ai box per cambiare la gomma posteriore”.
Un’operazione che richiede tra i 30 e i 45 secondi, ai quali vanno sommati i secondi per rientrare e riuscire dai box: in totale, più o meno, quasi un minuto e mezzo. Sicuramente troppi, se, per esempio, mancano solo 10 giri dalla fine.
 

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