A Le Mans Lorenzo conquista GP e testa del mondiale

In Francia va in scena il gran premio delle sorprese: vince Jorge davanti a Melandri e Pedrosa. Rossi 16esimo, Stoner quinto
18 maggio 2009


MotoGP
Un GP De France molto movimentato, perlomeno alle spalle dell'incontrastato Jorge Lorenzo. Secondo un Melandri da 10 davanti a un consistente Pedrosa, mentre per Valentino è giornata da dimenticare.

Le Mans celebra la seconda vittoria di un formidabile Jorge Lorenzo nella classe regina.
Il team mate di Valentino Rossi ha condotto una gara superba, il cui risultato finale ha doppia valenza, visto che il fortissimo iberico è sempre stato davanti anche dopo aver cambiato gomme. Gara definita "bagnata", anche se alla partenza la traiettoria era già asciutta praticamente lungo tutta la pista. Quindi si partiva nella situazione peggiore, visto che tutti i piloti montavano gomme rain, delle quali il gommista Bridgestone avrebbe ipotizzato la durata per tutti i 28 giri, anche nel caso fosse apparso il sole...
Al via, Lorenzo scatta bene, dietro Pedrosa e Stoner e davanti a Rossi, Vermeulen ed Elias, ma gli basta poco per balzare in testa e allungare. Alle sue spalle inizia un balletto che vede pian piano modificarsi la scia degli inseguitori: Stoner passa Pedrosa, poi sbaglia e Valentino si piazza terzo, mentre Dovizioso e un Melandri in gran forma risalgono agevolmente. Al 4° giro abbiamo così tre italiani - Rossi, Melandri e Dovizioso - in coda all'imperterrito leader spagnolo. Dopodiché inizia l'inevitabile saga dei cambi gomme (e relative moto, naturalmente), visto che il cielo va schiarendo e la pista asciugando. Lorenzo però se ne frega, e continua come uno schiacciasassi tenendo costantemente tempi di rilievo, viste le condizioni, seguito da Dovizioso e da Marco Melandri, con la Kawa-non-Kawa del Team Hayate.
Rossi prende l'iniziativa
(al 4° giro, un po' troppo presto), va ai box e salta sulla seconda moto, equipaggiata con gomme slick: quest'anno, per motivi di costi non esistono più le gomme intermedie, quindi bisogna arrangiarsi con quel che c'è. Ma non è giornata per Rossi, che parte come un razzo per guadagnare terreno, ma sbaglia e cade, rovinando un po' la moto e rientrando lentamente. I suoi meccanici, intanto, avevano risistemato la prima moto, quindi Vale riparte di gran fretta nella speranza di portare a casa almeno un punto, scordandosi però di attivare il limitatore di velocità (60 km/h, nella pit lane): perciò dovrà sottostare a un ride through, che alla fine lo relegherà in ultima posizione ("è dai tempi delle minimoto che non mi accadeva!", dirà poi).

Intanto splende il sole e anche gli altri hanno cambiato gomme, mentre Lorenzo, che per la prima volta si troverà alle prese con il "flag-to-flag", gira ancora con le rain sul passo dell'1'45", praticamente come Melandri con le slick. Solo quando i tempi dei piloti con le gomme lisce iniziano a scendere Jorge effettua il cambio, per ultimo, al 12° giro. Rientra ancora in testa, ma non sembra più imprendibile, tant'è che l'arrembante Melandri, che intanto ha passato Dovizioso, si fa sotto fino a portarsi a meno di 5 secondi da lui. Anche Pedrosa sta andando forte e, seguito da Vermeulen, supera uno Stoner in apparente difficoltà (in realtà ha rallentato per regolare l'ammortizzatore di sterzo) e inizia ad andare a caccia di Dovizioso e del podio. Siamo al 17° giro quando lo spagnolo del Team Fiat Yamaha cambia passo e allunga su Melandri e soci, nell'ordine: Dovizioso, Pedrosa, Vermeulen, Stoner, Toseland, Capirossi, Edwards, Hayden e via dicendo. 

A questo punto, Stoner risupera Vermeulen e inizia a girare su tempi vicini a quelli del leader che, a 8 giri dalla fine, spunta 1'35"872. Pedrosa intanto si avvicina sempre più al compagno di team, e non appena Colin Edwards (buon 7° alla fine) spicca un notevole 1'35"8 lui scende subito di un decimo e Stoner  di due.  L'italiano del Team Repsol Honda guida sempre di traverso, ma Dani è visibilmente più veloce, butta lì un bel 1'35"1 e, proprio all'ultimo giro, lo agguanta e gli toglie il terzo gradino del podio. Lorenzo dunque vince d'autorita impennando a gambe larghe e diventa capoclassifica con 66 punti, uno in più di Rossi e Stoner. Dietro di lui, e davanti a Pedrosa, l'ottimo Melandri, finalmente a podio dopo quasi due anni    

Jorge Lorenzo: "Sono contentissimo, per la prima volta ho provato il ‘flag-to-flag" ed è andato tutto alla perfezione. Nel giro di warm-up ho tirato un po' più del solito per scaldare meglio le gomme, e mi è servito, poi in gara ho tirato subito, mi sono avvantaggiato e le ho cambiate al momento giusto. In questo campionato bisogna essere sempre concentratissimi, su ogni particolare. Del resto, sto lavorando per vincere il mondiale..."

Marco Melandri: "Ho visto Vale entrare ai box per cambiar moto, e mi è sembrato troppo presto, poi l'ho fatto anch'io, anche se magari avrei dovuto attendere ancora un po'. Inizialmente le slick scivolavano parecchio e i tempi non scendevano, ma poi tutto è tornato a filare liscio. È stato molto bello sentirmi fare i complimenti anche dagli altri team".

Daniel Pedrosa: "Ho cambiato gomme troppo presto, poi ho visto Valentino cadere e sono rimasto un po' calmo, ma presto ho iniziato a prendere fiducia e a spingere. Vedevo che riuscivo ad avvicinarmi ad Andrea, quindi ci ho dato ancora di più!

Valentino Rossi: "Fin dall'inizio ho avuto difficoltà, non riuscivo a guidare come avrei voluto. Al quarto giro ero lentissimo, quindi sono rientrato per il cambio abbastanza presto, una strategia che solitamente paga. Sapevo che avrei dovuto scaldare meglio le gomme, tuttavia sono caduto, ma più che altro perché in quel punto della curva c'era ancora umido, e non ci sono entrato con la dovuta cautela. Comunque abbiamo avuto problemi in tutto il weekend col set-up, ma speravo di poter tenere il passo. Speriamo di far meglio a casa, al Mugello". 

Classifica del GP
Pos. Rider Nation Team Total time

1 J. LORENZO SPA Fiat Yamaha Team 47'52.678
2 M. MELANDRI ITA Hayate Racing Team + 17.710
3 D. PEDROSA SPA Repsol Honda Team + 19.893
4 A. DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team + 20.455
5 C. STONER AUS Ducati Marlboro Team + 30.539
6 C. VERMEULEN AUS Rizla Suzuki MotoGP + 37.462
7 C. EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 + 40.191
8 L. CAPIROSSI ITA Rizla Suzuki MotoGP + 45.421
9 J. TOSELAND GBR Monster Yamaha Tech 3 + 50.307
10 T. ELIAS SPA San Carlo Honda Gresini + 53.218
11 A. DE ANGELIS RSM San Carlo Honda Gresini + 53.550
12 N. HAYDEN USA Ducati Marlboro Team + 56.647
13 Y. TAKAHASHI JPN Scot Racing Team MotoGP + 56.688
14 R. DE PUNIET FRA LCR Honda MotoGP + 1'11.299
15 N. CANEPA ITA Pramac Racing + 1'15.385
16 V. ROSSI ITA Fiat Yamaha Team 2 Lap

Classe 250
Simoncelli domina la quarta tappa del Campionato del Mondo rimontando 6 posizioni in classifica generale.
Gara senza storia con il Campione del Mondo Marco Simoncelli che riapre i giochi per il titolo 2009 passando da 10º a 4º in classifica generale.
Completano il podio Hector Faubel, per la prima volta così in alto in 250, e Roberto Locatelli che mancava nelle prime tre posizioni dalla gara di Valencia 2006.

Classe 125
Solo 15 piloti all'arrivo sui 33 presenti in griglia di partenza. Simon si prende vittoria e leadership con un vantaggio record sugli inseguitori, 27 secondi sul secondo classificato, Jonas Folger.

M.T.