Spunti, considerazioni, domande dopo le libere del GP USA

Spunti, considerazioni, domande dopo le libere del GP USA
Giovanni Zamagni
Il miglior tempo di Marc Marquez, al debutto, è inaspettato? Il terzo tempo di Andrea Dovizioso è solo un guizzo? Quali sono le condizioni fisiche di Jorge Lorenzo e Pedrosa? | G. Zamagni, Laguna Seca
20 luglio 2013

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LAGUNA SECA – Spunti, considerazioni, domande dopo la prima giornata di prove libere del GP USA.


Il miglior tempo di Marc Marquez, al debutto a Laguna Seca, è inaspettato?
Secondo me no. Sicuramente è stupefacente, ma non inaspettato considerando il valore dimostrato da Marquez nei precedenti GP. Sicuramente quello di Laguna Seca è un tracciato particolare, più difficile di altri da interpretare – tanto è vero che qui mai nessun pilota ha vinto al debutto - ma nei precedenti otto GP Marquez aveva fatto vedere di impiegare veramente pochissimo tempo a imparare a fare qualsiasi cosa. Anche se Marc, come al solito, si dice abbastanza sorpreso. “Non mi aspettavo questo risultato. Per la verità, i tempi sono ancora abbastanza alti, lontani dal primato della pista (Pedrosa, 2012, 1’21”229): c’è margine di miglioramento e, soprattutto, oggi ho pensato soprattutto a imparare le traiettorie, mentre domani mi concentrerò maggiormente sulla messa a punto della moto. Ci sono ancora dei punti dove faccio un po’ fatica, come nella prima curva e nel T4, in particolare alla penultima frenata, ma inizio a divertirmi a guidare”.


Il terzo tempo di Andrea Dovizioso è solo un guizzo o c’è qualcosa di più sostanzioso del solito?
Risponde Dovizioso: “E’ solo un guizzo, come sempre. Anche se, per la verità, qui siamo messi un po’ meglio nel passo, siamo più vicini, abbiamo qualche possibilità in più, anche perché fin dal mattino mi sono sentito bene su questo tracciato. Non so quanto margine di miglioramento abbiamo e quanto ne hanno gli altri”.


Anche qui tutti useranno la morbida posteriore o c’è qualche possibilità che qualcuno utilizzi quella più dura?
Risponde sempre Dovizioso: “L’unico che ha provato la dura posteriore è stato Bradl, girando però un secondo più lento. Insomma, difficilmente si potrà utilizzare”.
Secondo Andrea gli pneumatici, a differenza di quanto dichiara la Bridgestone, non sono gli stessi del 2012. “Loro dicono che sono esattamente uguali nella mescola e nella costruzione, ma nella passata stagione le dure venivano utilizzate in gara, mentre quest’anno non avviene mai. E le moto non è che siano cambiate più di tanto: anzi, la Ducati è esattamente uguale”.


Quali sono le condizioni fisiche di Jorge Lorenzo?
Risponde Lorenzo: “Dopo le libere del mattino ero abbastanza pessimista, mentre sono rimasto sorpreso da come ha reagito il mio corpo nel turno pomeridiano. L’importante, comunque, è non cadere per tutto il fine settimana: sono andato al limite con molta calma. Per le qualifiche farò un’infiltrazione, ma non so bene cosa aspettarmi: l’obiettivo è solo finire la gara”.


E quelle di Dani Pedrosa?
Risponde Pedrosa: “E’ dura, ho tanto dolore, non riesco a guidare. Adesso spero di riposarmi bene: vediamo se domani sarà possibile fare meglio. Dopo quanto mi è successo al Sachsenring (Dani ha sofferto di cali di pressione e giramenti di testa dopo aver fatto le infiltrazioni per il warm up, NDA) dobbiamo agire cautamente anche con gli anti dolorifici, procedere per gradi, trovare la giusta dose. Domani mattina valuterò le mie condizioni e poi deciderò se effettuare le FP3: il mio obiettivo, comunque, è solo raccogliere un po’ di punti domenica”.


Non è che Pedrosa soffre psicologicamente la forza del compagno di squadra?
Secondo me sì, anche se Dani, per la sua struttura fisica, soffre più degli altri dopo un incidente. Per quanto riguarda le sue condizioni psicologiche, risponde Marquez: “Dani in questo momento soffre fisicamente, non mentalmente: lui corre in MotoGP da otto anni, psicologicamente è ben preparato”.


Dopo quanto successo al Sachsenring, molti lettori hanno chiesto se non è possibile intervenire elettronicamente per scongiurare certi incidenti; si potrebbe preparare una mappa per le gomme fredde?
Risponde Matteo Flamigni, telemetrico di Valentino Rossi: “In linea teorica sì, ma nella pratica no, perché le gomme non devono essere fredde: questo aspetto esula dal nostro contesto. E in una caduta come quella di Pedrosa al Sachsenring, con il gas chiuso e senza alcun freno motore, elettronicamente non ci puoi fare niente”.
 

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