Valentino Rossi stanco della Ducati

Valentino Rossi stanco della Ducati
Giovanni Zamagni
Durissimo, come non lo era mai stato (perlomeno pubblicamente): Valentino Rossi non usa mezzi termini per comunicare al mondo che non ne può più | G. Zamagni, Losail
8 aprile 2012

Punti chiave

LOSAIL – Durissimo, come non lo era mai stato (perlomeno pubblicamente): Valentino Rossi non usa mezzi termini per comunicare al mondo che non ne può più.

“Le speranze le abbiamo finite tutte nel 2011, ci vorrebbero dei risultati e una moto per fare meglio”.
Basterebbe questo, non servirebbe aggiungere altro. Ma Valentino, dopo aver fatto per tante volte buon viso a cattiva sorte, questa volta non ci sta a passare dalla parte del torto.


Ma come Valentino, questa non è la moto che avevi voluto tu?
“Io ho dato le indicazioni su quali aree bisogna lavorare, che poi sono sempre le stesse, per cercare di fare meglio. La moto è stata cambiata ma l’obiettivo non è stato raggiunto: ma io non sono un ingegnere, non so cosa bisogna modificare per risolvere i problemi, non posso risolvere da solo la questione. Se non altro, con questa GP12 c’è il vantaggio che avendo un telaio riesco a sentirla un po’ meglio”.


Però i tuoi compagni di squadra vanno un po’ meglio…
“Sì, Hayden riesce a guidarla più di me, ma la sostanza non cambia molto. Barberà viene alle gare per starmi davanti: se fa nono con me decimo, gli basta. Hayden dà la vita e gli va bene un sesto posto, ma io sono abituato a lottare per altre posizioni. In ogni caso, cerco di fare il professionista fino in fondo: quando Barbera mi ha buttato fuori (all’inizio del quinto giro, NDA) e sono rientrato staccato di parecchi secondi, ho pensato di

Probabilmente andiamo anche peggio dell’anno scorso

ritirarmi. Poi, però, mi sono detto che sarebbe stato importante raccogliere indicazioni importanti per i tecnici e verificare la mia preparazione fisica, dopo il culo che mi sono fatto quest’inverno. Posso dire che fisicamente sono a posto…”.


Insomma Valentino, nessuna speranza per i tifosi.
“Non riesco a fare la differenza nemmeno rispetto ad Hayden: a Jerez, invece che decimo posso fare sesto… Oggi Hayden ha dato la vita, ma ha comunque preso 28 secondi: questo è il potenziale della Ducati, siamo dietro anche alle Yamaha standard. Probabilmente andiamo anche peggio dell’anno scorso”.


Quali sono stati i problemi in gara?
“Paradossalmente, la situazione è peggiore quando c’è tanto grip: la gomma nuova mi spinge tanto il davanti, soprattutto con il pieno di benzina. Faccio i tempi migliori con le gomme finite: ho fatto il mio miglior crono all’ultimo passaggio (in realtà l’ha fatto al 9 giro, ma nel 22esimo ha comunque ottenuto 1’57”153, 9 millesimi appena più lento del suo migliore, NDA). Temo che sia una questione strutturale, non di assetto”.

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