MotoGP, Motegi 2015. Rossi: “Chissà cosa avrebbe fatto se stava bene...”

MotoGP, Motegi 2015. Rossi: “Chissà cosa avrebbe fatto se stava bene...”
Giovanni Zamagni
Valentino ironizza sull’infortunio di Lorenzo. “Per come ha guidato si può dire che è al 100%”. Sulle prove: “Non siamo a posto con il bilanciamento e quando ho montato la morbida non ho migliorato come mi aspettavo. C’è da lavorare”
9 ottobre 2015

MOTEGI – La prima reazione di Valentino Rossi di fronte all’eccellente prestazioni di Jorge Lorenzo è ironica. «Chissà cosa avrebbe fatto se stava bene… Evidentemente, non ha molto male» sottolinea Valentino con il sorriso sul viso. Del resto, già alla vigilia Rossi aveva preventivato un Lorenzo comunque in forma e la prima giornata di prove ha confermato le previsioni di Valentino: al di là dell’infortunio alla spalla, Lorenzo è il pilota da battere.


«Il mio risultato di oggi non può certo essere considerato fantastico, soprattutto perché, dopo aver girato sempre con la dura posteriore, quando nel finale ho montato la gomma morbida pensavo di migliorare molto, ma così non è stato. Fino a lì non ero andato malissimo, ero abbastanza competitivo e avevo un passo discreto, ma con la morbida non ho progredito secondo le aspettative: probabilmente non siamo a posto con il bilanciamento della M1, il posteriore si schiaccia troppo. C’è molto da lavorare».

 

Ti sorprende il risultato di Lorenzo?

«Evidentemente la spalla non gli fa così male. L’importante è non farsi prendere dal panico: me lo aspettavo competitivo, per come ha guidato si può dire che è al 100%. E’ quello che ha il passo migliore: in questo momento è lui il riferimento».

 

La Ducati può essere pericolosa anche in gara?

«Direi proprio di sì: la Ducati va fortissimo sul dritto ed entrambi i piloti stanno guidando bene: mi è capitato di essere dietro a entrambi e ho visto che hanno un buon passo con la gomma morbida (quella più dura a disposizione delle “Open”, NDA) e in qualifica saranno pericolosissime perché potranno sfruttare la extra soffice. Generalmente, in questi casi, quello penalizzato sono io, perché Lorenzo riesce comunque a stare davanti, mentre c’è la possibilità che io mi ritrovi dietro alle Ducati…».

 

E le Honda?

«Marquez sembra più in difficoltà, forse a causa della mano, mentre Pedrosa è andato veloce. Ad Aragon è stato bravo, mi ha battuto in una sfida corpo a corpo: speriamo che lo faccia anche con Lorenzo…».